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Kangchenjunga 1989, la storia di una traversata mai ripetuta

È in libreria “Kangchenjunga 1989 – La grande traversata” (MonteRosa Edizioni, 2020), che racconta la seconda spedizione sovietica in Himalaya. In questa occasione un gruppo tra i più forti alpinisti riuscì a effettuare la traversata integrale delle quattro vette del Kanghenjunga.

Il libro, pubblicato nel 1991, è finalmente arrivato in Italia grazie alla traduzione di Iya Shakirzyanova e Paolo Ascenzi. Si tratta di un’opera che da risalto a una pagina di storia dell’alpinismo poco conosciuta e raccontata. La traversata, mai ripetuta, è stata infatti largamente sottavalutata in Europa Occidentale e negli Stati Uniti. Valutata però oggettivamente è una salita non solo degna di nota, ma rappresenta un unicum nel suo genere. Il volume, nello stile tipico dell’est, non sottolinea tanto le virtù e i meriti dei singoli alpinisti, ma descrive l’impresa come un successo collettivo, pur non mancando di riportare le inevitabili rivalità e i contrasti interni alla squadra.

Ventidue gli alpinisti impegnati nella traversata, ognuno di loro raggiunse almeno una volta una delle vette. Tutto si concluse senza incidenti e con i complimenti di Miss Elizabeth Hawley che disse: “Questo grande risultato apre una nuova era dell’alpinismo himalayano”.

A narrare le vicende è Vasilij Senatorov, un giornalista appassionato di alpinismo che accompagnò la spedizione in qualità di reporter ufficiale. Il libro racconta anche le difficoltà burocratiche e logistiche che era necessario affrontare in Unione Sovietica nel momento in cui veniva approvata l’organizzazione di una spedizione così complessa, dal processo di selezione degli atleti all’approvvigionamento di attrezzature e cibi.

Titolo: Kangchenjunga 1989 – La grande traversata
Editore: MonteRosa Edizioni
Autore: Vasilij Senatorov
Pagine: 240
Prezzo: 14,50 €

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