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Una ricerca rivela che dopo sole due settimane in quota i globuli rossi mutano

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Proteome, bastano solo 2 settimane in montagna per modificare la composizione del sangue umano per mesi. A mutare rapidamente è la capacità dei globuli rossi di trattenere l’ossigeno in alta quota, dove l’aria è più rarefatta.

La ricerca, condotta dall’Altitude Research Centre dell’Università del Colorado, è partita dall’assunto che ad alta quota il corpo umano produce globuli rossi, differenti rispetto a quelli “comuni”, che sono in grado di supplire in maniera migliore alla scarsità di ossigeno dell’atmosfera. Però il corpo umano riesce a produrre solo 2 milioni di nuovi globuli rossi al secondo, che vuol dire che ci vogliono settimane prima che ci sia un ricambio completo dei globuli stessi.

I ricercatori hanno così spedito per una settimana 12 uomini e 9 donne, di età compresa tra i 19 e i 23 anni, in un campo vicino alla vetta del monte boliviano Chacaltaya a un’altitudine di 5.260 metri. Il loro sangue è stato monitorato durante il tempo trascorso in quota, così come è stato tenuto sotto controllo nella settimana successiva trascorso ad un’altitudine normale. Durante la terza settimana i volontari sono stati fatti tornare di nuovo in montagna, accorgendosi che questa volta la quota si faceva meno sentire.

Si è quindi scoperto che i globuli rossi non si erano rinnovati, almeno non completamente, ma semplicemente quelli già esistenti erano stati capaci di modificarsi. È la prima volta che un team di scienziati pubblica risultati così netti su come il corpo venga mutato dall’alta quota nel giro di così poco tempo.

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