
Come è possibile comprendere le rotte migratorie degli uccelli sulle Alpi? A dare risposta ci sta pensando uno studio condotto sulle piume di alcune specie di volatili migratori, che consente di ricostruire la mappa della loro rotta. In particolare i ricercatori stanno analizzando nelle piume i rapporti tra isotopi stabili di ossigeno, carbonio, azoto, zolfo e idrogeno, che consentiranno di risalire alla zona di nascita e quindi di comprendere l’origine geografica delle popolazioni che transitano in autunno attraverso le Alpi trentine.
I dati sono accessibili grazie alla piattaforma isotopi stabili della Fondazione Edmund Mach che, in collaborazione con il Muse di Trento, da tre anni conduce la ricerca.
In questi giorni la ricerca è oggetto dei corsi della Summer school su ecologia animale, organizzata da Fem in collaborazione col Muse con il patrocinio del network International Research School in Applied Ecology (Irsae). A partecipare 15 studenti, post doc e ricercatori provenienti da Italia, Romania e Slovenia, che oltre ai modelli migratori degli uccelli che transitano sulle Alpi, studiano anche i movimenti di ungulati e grandi carnivori in ambiente montano.