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Colorado, furgone sospeso sul ciglio del Canyon

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FRUITA, Stati Uniti — Sospeso sul Red Canyon in bilico sopra 60 metri di vuoto. Un 34enne americano ha tentato il suicidio lanciandosi con il furgone nel baratro, tra le montagne del Colorado National Monument. Ma non doveva essere destino, visto che incredibilmente la sua vettura è rimasta appesa sul ciglio di una sporgenza, salvandogli la vita. E così l’uomo è stato recuperato e ora dovrà affrontare le accuse di molestie sessuali contro una bambina, crimine per il quale era stato interrogato solo 4 ore prima di compiere il gesto disperato.

Si è lanciato con il suo vecchio furgone giù dalla Rim Rock Drive a tutta velocità, ma invece di precipitare nel vuoto, dopo un volo di oltre 40 metri, il furgoncino si è fermato su una sporgenza ed è rimasto lì. In bilico, a 60 metri sopra il baratro. L’incredibile episodio è capitato a un americano di 34 anni, Daniel John Lyons di Clifton, che ha maldestramente tentato il suicidio sulle alture del Colorado National Monument.
 
Alla fine, vedendo che di morire non se ne parlava ha pensato di telefonare col cellulare e chiedere aiuto. C’è voluta una cinquantina di uomini per portarlo in salvo, tra forze dell’ordine, soccorritori e vigili del fuoco. E poi una gigantesca gru di 124 tonnellate ha fatto il resto, portando via quel furgone pericolosamente sopseso sul Red Canyon.
 
Roba da film verrebbe da dire, se non fosse che l’episodio nasconde un antefatto per niente leggero. L’uomo infatti era accusato di molestie sessuale su una bambina di appena 4 anni, e pare che fosse stato raggiunto e interrogato dalla polizia neanche 4 ore prima del gesto disperato.
 
Una volta recuperato Lyons è stato portato all’ospedale, e poi al carcere della Contea di Mesa, dove rimarrà durante lo svolgimento del processo.
 
Valentina d’Angella

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