Ferrate

Valmalenco, si inaugura la nuova ferrata Torrione Porro

SONDRIO – Sono terminati i lavori per la realizzazione della nuova ferrata al Torrione Porro, un vero e proprio percorso che si sviluppa su una parete rocciosa, attrezzato con cavi d’acciaio, scale e gradini, in modo da permettere agli escursionisti-alpinisti di camminare o arrampicare su di essa, facilitandone la salita.

La via ferrata, quindi, si pone come un percorso tra l’escursionismo classico e l’alpinismo, tra il camminare e l’arrampicare e chi intende intraprendere la salita deve necessariamente munirsi di attrezzatura necessaria per la sicurezza quali kit da ferrata, imbrago e casco.

torrioneIl nuovo “percorso” si trova nei pressi dell’Alpe Ventina, facilmente raggiungibile da Chiareggio in un’ora di cammino. La cima del Torrione Porro sovrasta la piana del Ventina ed è caratterizzata da superba vista a 360° sulle cime della Valmalenco; dal ghiaccio del Ventina con l’imponente Monte Disgrazia alle spalle, al gruppo dei giganti con il 4050 m del Pizzo Bernina fino all’inconfondibile sagoma triangolare del Pizzo Scalino.

Per raggiungere l’attacco della ferrata è necessario arrivare al rifugio Gerli e dopo circa 100 metri, in corrispondenza della cappella dedicata ai caduti della montagna, si stacca un sentiero sulla sinistra che conduce oltre che all’attacco della ferrata, al larice millenario e al Lago Pirola.

Dalla piana si raggiunge l’attacco in 40 minuti e la salita dura circa 50 minuti a cui bisogna aggiungere altri 20 minuti per raggiungere la cima del Torrione Porro. Presenta un dislivello di 195 m (2185 m- 2380 m)

Per domenica 10 luglio è prevista l’inaugurazione con il ritrovo presso il rifugio Gerli alle ore 9.00 e la cerimonia di inaugurazione e ringraziamenti prevista per le ore 9.30. Per chi lo desidera, dalle ore 10.00 sarà possibile partecipare alla salita in compagnia del Cai Valmalenco che raccomanda di portare tutta l’attrezzatura necessaria per affrontare la salita. Per maggiori informazioni, qui.

Il progetto è stato reso possibile grazie al CAI Valmalenco, che ringrazia la Famiglia Bonomi, la ditta ENGECO e le Guide della Valmalenco per avere contribuito alla realizzazione.

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3 Commenti

  1. Da molto tempo il cai sbandiera proclami contro la proliferazione delle ferrate. Per ovvia coerenza poi, ogni sezione del “sodalizio” si danna l’anima per realizzare questi piccoli, squallidi scempi nel proprio orticello. Ma di sicuro hanno i loro buoni motivi…

  2. Hanno rovinato una bellissima via plaisir su granito, ideale per far conoscere l’arrampicata ai principianti.

    Ma lo sappiamo, pecuina not olet… E il rifugio così lavora di più.

  3. non riesco davvero a capire il senso di tutte queste “ferrature”: qualcuno sa dire quale sia il rapporto costi / benefici?
    per quanto ne so, inoltre, i costi sono quasi sempre pubblici (o più o meno pubblici), mentre i benefici vanno sempre a privati.
    ovviamente, in questo caso specifico, va la lode ai benefattori di turno, sempre benvenuti!!

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