AIRUNO, Svizzera — Neve copiosa, strade bloccate e incidenti in quota. E’ critica la situazione in Svizzera,dove nelle ultime 24 ore sono caduti dai 60 agli 80 centimentri di neve. Numerose strade e valichi alpini sono interdetti alla circolazione per il pericolo di valanghe. Mentre alcune slavine hanno già colpito diversi sciatori.
L’ultimo incidente di una lunga sequela è quello accaduto nella regione di Trient, sopra Martigny, nel Vallese. Tre persone sono state investite da un massa di neve in caduta. Una risulta dispersa, le altre due si sono salvate per miracolo.
Nel cantone di Glarona, invece, una sciatrice di 45 anni è stata investita da una slavina sulle pendici del Sunnenhörnli a circa 2000 metri di altezza. Completamente sepolta sotto la neve, la donna è riuscita a liberare un braccio e a chiamare con il telefonino le squadre di soccorso. Sabato un escursionista spintosi fuori pista è morto nella regione di Obwald e in
Vallese è deceduta una donna rimasta ferita in montagna lunedì scorso.
La tempesta di vento che ha colpito le Alpi durante il fine settimana ha fatto aumentare il pericolo di valanghe. E infatti domenica una slavina si è abbattuta sulla strada cantonale di Airolo, il capoluogo del distretto leventinese. La strada è stata chiusa. A causa del pericolo valanghe è pure stata chiusa la strada cantonale in Val Bedretto, che porta al passo della Novena.
A causa degli improvvisi distacchi di neve la circolazione è stata interrotta e diversi comuni della regione dell’alto Vallese sono rimasti isolati. Disagi sono segnalati anche nel canton Ticino. La strada e la ferrovia che collegano Niederwald a Oberwald, nella valle di Goms, sono state chiuse al traffico. La centrale d’informazioni viarie Viasuisse e la Matterhorn-Gotthard Bahn (MBG) non hanno ancora indicato previsioni sul ripristino dei collegamenti.
WP
