BERGAMO — A dire il vero, da queste parti c’è un po’ di apprensione. I residenti prima di uscire dalle case, la sera, si guarda intorno. Ma non per la presenza di delinquenti (ci sono anche quelli, pochi e ben nascosti) quanto per lo scorrazzare dei cinghiali. Siamo a Endine Gaiano, in Val Cavallina, profonda provincia bergamasca.
Accade soprattutto nella località Casa del Capo. Quando calano le ombre della sera i prati che circondano le case, dicono, si riempiono di cighiali. Piccoli, medi, adulti, maschi e femmine: ce ne sono di tutti i tipi. Per questo i residenti di questa zona, una trentina in tutto, hanno chiesto l’intervento del sindaco e della polizia provinciale.
Premesso che se si sceglie di abitare ai piedi di un bosco bisogna accettarne pregi e difetti, il problema dei cighiali da queste parti è annoso. Gli animali circolano quassù da circa sette anni, dicono i residenti. Ma mai come quest’anno si sono avvicinati alle case. Arrivano al tramonto, se ne vanno all’alba. Rovistano nei prati alla ricerca di cibo. Ma soprattutto sono pericolosi per la circolazione. Non è la prima volta che i residenti, passando in auto, si trovano davanti un esemplare in corsa.
Ora, come risolvere il problema? La palla passa al sindaco che sta valutando come procedere, ma lamenta di non avere mezzi per agire in modo efficace.
