KATHMANDU, Nepal — E’ scoccata l’ora della sfida più attesa della stagione. Steve House, Vince Anderson e Marko Prezelj sono partiti ieri mattina all’alba dal campo base del Makalu, 8.473 metri, per attaccare la storia e terribile parete ovest della montagna, dove i tre alpinisti vogliono aprire una via nuova, in stile alpino, che arrivi direttamente sulla vetta. In base alle previsioni meteo e ai calcoli degli alpinisti, i giorni della cima dovrebbero essere il 3 o il 4 novembre: sarà la loro unica possibilità di successo.
"Siamo in forma e pronti per partire – ha detto l’alpinista -. I venti in quota sono ancora molto forti, ma le previsioni mostrano un miglioramento in arrivo nei prossimi giorni. La finestra di bel tempo che vorremmo sfruttare per la vetta dovrebbe arrivare tra il 3 e il 4 novembre".
I calcoli sono precisi. House, Anderson e Prezelj dovrebbero aver usato la giornata di ieri per l’avvicinamento e oggi dovrebbero aver attaccato la parete ovest. In tre o quattro giorni dovrebbero raggiungere la vetta. Comunque vada, House e compagni dovranno tornare al base entro il 5 novembre, per ripartire verso casa.
Il tentativo del blasonato trio di alpinisti – tutti vincitori, in passato, del Piolet d’or – rimarrà quindi unico, come del resto accade per tutte le salite in stile alpino che, per essere considerate tali, devono avvenire senza ossigeno, senza portatori e senza preparazione anticipata di campi o della via.
Nelle scorse settimane, House e compagni si sono acclimatati sulla via normale del Makalu, che sale da Nordest passando per il passo del Makalu La. E proprio mentre si preparavano alla salita, Anderson e Prezelj hanno aperto una nuova via sul Makalu II, splendido picco di 7.678 metri che si erge a nordovest del più noto e omonimo ottomila.
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