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Arrestato il disboscatore dell’Amazzonia

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SAN PAOLO, Brasile — Il suo nome era sulla lista nera degli ecologisti. Ma prima ancora su quella della polizia. E’ stato arrestato ieri a Santarem Josè Donizetti Pires, il maggior disboscatore della foresta amazzonica, sulla cui fedina penderebbero anche 4 omicidi.

L’uomo, latitante da mesi, è accusato di aver devastato oltre centomila ettari di foresta protetta, sfruttando illegalmente il legname di oltre venti milioni di alberi. Il fazendeiro è accusato inoltre di aver mandato a disboscare da terzi la Gleba Pacoval, la più importante riserva ambientale dell’area di Santarem, per rivenderne il legname pregiato, dopo aver fatto uccidere almeno quattro oppositori locali.
L’arresto di Josè Pires ha riportato l’attenzione sui problemi della foresta amazzonica, il maggior polmone verde del pianeta. Ogni giorno 172 agenti mal pagati rischiano la vita per controllare e reprimere l’illegalità su una superficie di oltre un milione e mezzo di chilometri quadrati, dove a farla da padroni sono i grandi latifondisti.
 
Elisa Lonini

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