BELLINZONA, Svizzera — Sfrecciava in autostrada per accompagnare Lele Mora dal suo medico di fiducia, ma per il tribunale di Bellinzona questa motivazione non giustifca la violazione, così l’ha condannato. L’autista del noto manager dei vip è stato giudicato colpevole dal magistratosvizzero per aver superato i limiti di velocità in autostrada di oltre 40 chilometri orari.
La sentenza del tribunale si riferisce a un episodio avvenuto lo scorso febbraio. La macchina di Lele Mora era stata fotografata da un autovelox della polizia stradale svizzera in eccesso di velocità sull’autostrada A2 all’altezza di Monte Carasso. L’autista infatti viaggiava a circa 166 chilometri orari mentre il limite in quel tratto era di 120.
Il bodyguard però aveva contestato in aula l’accusa di infrazione. Si era giustifcato dicendo che Mora, di ritorno da una cena da un amico a Biasca, stava molto male e per questo lo stava portando d’urgenza dal proprio medico di fiducia in Italia.
Il giudice Damiano Stefani della pretura penale di Bellinzona non ha però ritenuto valida tale motivazione, facendo notare che se lo stato di salute di Mora era effettivamente grave poteva recarsi al 118 di un ospedale ticinese.
Pertanto l’autista è stato condannato a pagare una multa di 800 franchi, ridotta dall’accusa a dieci aliquote giornaliere di 80 franchi l’una.
Valentina d’Angella
