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Alex Bellini: mi mancano i monti

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APRICA, Sondrio — "Le montagne mi mancano molto, non vedo l’ora di tornare ad Aprica e godermele un po’. Quando arriverò ci sarà già la neve: quest’anno comincerò a fare scialpinismo". Volano alle montagne natali i pensieri di Alex Bellini, navigatore solitario valtellinese che da 235 giorni si trova nel mezzo del Pacifico per tentare la traversata dal Perù all’Australia in barca a remi. Ormai, all’obiettivo manca poco. 

Bellini, partito dalle coste del sudamerica il 21 febbraio scorso, si trova ora nei pressi della Nuova Caledonia. Dovrebbe toccare le coste australiane nel mese di dicembre, ma non si vuole sbilanciare in pronostici sullo sbarco a Sydney prima di aver superato l’arcipelago, che si trova nel sudovest dell’Oceano Pacifico, proprio sopra la Nuova Zelanda.
 
Nell’ultimo periodo, infatti, le correnti marine e i venti hanno reso difficile la traversata, portando diverse volte l’imbarcazione fuori rotta e costringendo Bellini a duri sforzi per tornare in posizione. Senza contare le tempeste e le onde che hanno ribaltato la barca e spezzato i remi.
 
Tutto parte del gioco, ovvio, ma ormai il valtellinese, che tempo fa ha compiuto la traversata a remi dell’Atlantico, ha sulle spalle migliaia di chilometri e oltre sette mesi di navigazione in solitaria: inizia ad essere stanco.
 
"Non mi vedrete più su una barca a remi – racconta ai suoi lettori nel blog che tiene aggiornato dalla barca -. Questa è l´unica certezza che so darvi. La cosa che più mi ha spaventato fino ad ora è stato l´attimo in cui, colto da profondo sconforto, ho smesso di credere di potercela fare. Credetemi: una persona motivata è come se avesse una corazza che la difende da tutti gli eventi intorno; senza più fiducia e motivazione e´ come lasciare un aquilone al vento".
 
Ma l’attimo di sconforto, come è arrivato se n’è andato. E Bellini ha tirato fuori tutta la sua tenacia da montanaro e l’esperienza di navigatore solitario per ritrovare l’entusiasmo e la voglia di tener duro. Soprattutto ora che il traguardo è vicino.
 
Sara Sottocornola 
 

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