Turismo

Federalberghi: allarme turismo in crisi

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SANREMO — Campanello d’allarme per il turismo italiano. I dati della Federalberghi, presentati nei giorni scorsi a Sanremo, segnalano un preoccupante calo nelle prenotazioni estive sia al mare che in montagna, oltre a un sorprendente trend negativo per il settore terme e wellness. Colpa dell’euro? colpa della crisi economica? Certo è che bisogna prendere provvedimenti, per salvare una delle industrie più fiorenti d’italia: a lanciare l’appello è il sottosegretario al turismo Michela Vittoria Brambilla.

Cinque milioni e mezzo di pernottamenti in meno negli alberghi italiani, nei primi 9 mesi del 2008. Meno turisti stranieri, che calano quasi del 5 per cento: gli americani, nei tre mesi estivi, sono diminuiti addirittura del 21 per cento. Questi i dati forniti dalla Federalberghi qualche giorno fa.
 
Secondo l’Istat, gli alberghi non sono rincarati. Ma il costo della vita sì, di ben il 3,5 per cento. Qui, forse, le ragioni del crollo che hanno fatto segnare risultati negativi sia nelle località di mare che nelle città d’arte, dove le prenotazioni sono diminuite fino al 4 per cento rispetto all’anno precedente, e record in picchiata alle terme, dove il calo è di quasi il 10 per cento.
La montagna è anch’essa in crisi, ma il calo è minore: solo dell’1,9 per cento. L’unico trend positivo è il turismo sui grandi laghi a ridosso delle Alpi, dove sono arrivati il 4,4 per cento in più di turisti, soprattutto italiani.
 
L’allarme è confermato dall’Osservatorio Nazionale del Turismo, che ha raccolto informazioni in collaborazione con Banca d’Italia, Unioncamere e Istat: rispetto al 2007, il 12,2 per cento in più degli italiani ha rinunciato alle vacanze.

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