Sviluppati droni per la ricerca dei dispersi in montagna
[:it]ZURIGO, Svizzera – È stato pubblicato uno studio compiuto da parte dei ricercatori di Zurigo e ticinesi dell’USI e della SUPSI riguardante un programma di intelligenza artificiale che consentirebbe ai droni di riconoscere e seguire sentieri in ambienti complessi, come le foreste. “Interpretare un’immagine ripresa in ambiente complesso come una foresta è incredibilmente difficile per un computer. A volte anche il cervello umano ha difficoltà a riconoscere un sentiero!” ha affermato Alessandro Giusti dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale, affiliato alla SUPSI, in un comunicato dell’università di Zurigo.
I droni sono stati dotati di una “rete neurale profonda”, ossia di un algoritmo informatico che risolve automaticamente problemi complessi utilizzando esempi di addestramento, il meccanismo è simile a quella con cui il cervello umano impara dall’esperienza.
Al fine di dotare i droni di questa “esperienza”, i ricercatori hanno camminato per ore lungo percorsi escursionistici delle Alpi svizzere, acquisendo più di 20.000 immagini di sentieri.
Una volta “addestrati” i droni, messi alla prova con immagini di sentieri mai visti, l’algoritmo è stato in grado di trovare la direzione corretta nell’85% dei casi. Gli umani sottoposti al medesimo test hanno indovinato la risposta solo l’82% dei casi.[:]
Ciò non esime dalla prudenza individuale: telefonino con batterie cariche, meglio con un carichino a manovella.Pile per illuminare..sempre caricabili a movimento.Fischietto con trillo.Avereun odore forte che lascia traccia, magari con spruzzetto di particolare profumo .Cartina di carta, Lasciare detto il percorso e non divagare all’improvviso.