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Rainer, alpinisti bloccati da bufera

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LONGMIRE, Usa — Tragedia sulle montagne del Nord America. Nei giorni scorsi tre escursionisti sono stati sorpresi da un violenta bufera durante un’escursione sulle pendici del Mount Rainer. Uno di loro è morto per ipotermia, mentre gli altri due, terrorizzati e con gravi congelamenti, sono stati recuperati con l’elicottero dopo una notte all’addiaccio e una nel bivacco di Camp Muir, a 3.600 metri di quota.

La vittima dell’incidente è Eduard Burceag, 31 anni. I sopravvissuti sono sia moglie, Mariana Burceag, 31 anni, e Daniel Vlad, 34. I tre si trovavano sul Mount Rainer per una gita a Camp Muir, luogo dove solitamente pernottano gli alpinisti diretti in vetta alla montagna. Il tempo non sembrava minaccioso, ma la sera di lunedì è scoppiata una bufera con forti raffiche di vento, che ha messo oltre mezzo metro di neve nel giro di poche ore.
 
I tre alpinisti sono stati colti da bufera durante la discesa. Bloccati su un tratto piuttosto impegnativo, hanno cercato di scavare un riparo nella neve. Solo alle 3.30 del mattino sono riusciti a chiamare i soccorsi, che però non hanno potuto intervenire a causa del maltempo e della visibilità ridotta a zero.
 
Impossibile il volo dell’elicottero e anche l’intervento a piedi. A Camp Muir c’erano dei guardiaparco ma la bufera rendeva impossibile l’uscita di soccorso.
 
Nella notte, Vlad ha tentato una disperata risalita ed è riuscito tra mille difficoltà a raggiungere il Camp Muir alle sette del mattino. Approfittando di un momento di calma della bufera è tornato dove si trovavano gli amici insieme ai soccorsi. Ma Burceag aveva già perso conoscenza. Aveva gravi congelamenti ed era in ipotermia.
 
Dopo un paio d’ore, entrambi sono stati trasportati al bivacco di Camp Miur, dove c’erano anche dei medici. La bufera, però, nel frattempo era tornata a soffiare e l’unica decisione possibile era quella di passare la notte al bivacco: tutti e tre gli escursionisti, infatti, erano in ipotermia.
 
Purtroppo, nel frattempo Burceag è spirato. Solo ieri mattina alle 6:15 l’elicottero ha potuto salire a CampMuir, e trasportare in ospedale i due sopravvissuti che, secondo i medici, se la caveranno senza conseguenze.
 
Ma l’incidente ha sconvolto lo stato di Washington. In tutta la Cascade Range, catena montuosa dove svetta il Mount Rainer, vulcano spento, le nevicate sono state abbondanti e la primavera insolitamente fredda, ma nessuno, secondo quanto riferito dai guardiaparco, si poteva aspettare una bufera del genere.
 
Certo è che Camp Muir si trova a circa 3.600 metri di quota e lassù può nevicare in ogni momento dell’anno. Inoltre, il trekking per arrivarci è molto impegnativo: dura dalle 6 alle 8 ore ed è esposto a improvvise variazioni del tempo.
 
E ora si moltiplicano gli allerta nel Parco, affinchè gli escursionisti che si avventurano sulla montagna diano notizia della loro partenza alle autorità e partano ben attrezzati per affrontare improvvisi abbassamenti di temperatura ed eventuali bivacchi.
 

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