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Andalo: recuperato uno speleologo a 50 metri di profondità

[:it]ANDALO, Trento — Le squadre del Soccorso speleologico della VI Delegazione Veneto-Trentino Alto Adige sono intervenute ad Andalo, nel Bus del l’Orca, per uno speleologo che, caduto, lamentava dolori alla schiena. L’infortunato è stato raggiunto dai soccorritori a una cinquantina di metri di profondità, imbarellato e trasportato all’uscita della grotta, preso in carico dall’elicottero e accompagnato all’ospedale di Trento per i controlli del caso.

P.T., 59 anni, di Trento, è stato salvato grazie all’allarme lanciato attorno alle 13 da uno dei compagni uscito all’esterno della cavità, una grotta sub-orizzontale, dopo che l’amico era caduto per un paio di metri sbattendo la schiena. I primi a raggiungerlo le squadre delle Stazioni speleo di Trento e Bolzano della VI Delegazione Veneto-Trentino Alto Adige, seguite poi dai soccorritori della Stazione speleo di Verona assieme al medico della Stazione speleo Veneto Orientale.

Prestategli le prime cure, dopo avergli fatto indossare un collare, l’infortunato è stato caricato sul Ked, la barella a cucchiaio, per essere supportato nel superamento dei 250 metri circa che lo separavano dall’esterno. Una quindicina i soccorritori speleo in grotta compreso il medico, più altri dieci fuori pronti a intervenire per un eventuale appoggio alle operazioni in corso, senza dimenticare i soccorritori del Soccorso alpino competente per territorio che hanno poi dato una mano a portare il ferito, con un sospetto trauma alla milza, fino all’eliambulanza.[:]

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