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Il maltempo devasta il Piemonte

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Updated – TORINO — E’ ancora molto critica la situazione in Piemonte: dopo gli straripamenti fluviali di ieri sera che hanno causato morti e dispersi, sono previste altre piene per la mattinata di oggi. Poche ore fa è stato ritrovato il cadavere di una delle due persone disperse, quello di Erika Poet, mentre il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha incontrato le prefetture di Torino e di Cuneo, le province più colpite dal maltempo.

Dopo una notte di pioggia incessante, al momento il maltempo sta concedendo una breve tregua in Piemonte e Val d’Aosta. Ma è solo un sollievo temporaneo visto che le previsioni parlano di una giornata ancora difficile, bagnata da fitte precipitazioni.
 
Dopo gli straripamenti delle scorse ore infatti, per oggi si attendono nuove piene, soprattutto per per la Dora Riparia e il tratto a monte del Po, dove resta una situazione di elevata criticità.
 
Il bilancio delle conseguenze del maltempo si è aggravato ulteriormente. A Villar Pellice, dove una frana ha investito in pieno una casa, è stata ritrovata morta una delle due persone dichiarate disperse da ieri. Il cadavere è quello di Erika Poet, 34 anni, mentre non si hanno ancora notizie della figlia della donna, Annik, 3 anni. Sotto il crollo di muri, sassi e fango sono rimasti uccisi anche Carlo Rivoira, 75 anni di Angrogna Torino, e Vasile Marius Ursica, un cittadino romeno di 29 anni trovato morto in un’auto.
 
Secondo il comandante della Protezione civile Guido Bertolaso la situazione sarebbe sotto controllo seppure non sia ancora il caso di abbassare la guardia. "Siamo ancora in mezzo alla crisi – ha dichiarato – e sarà tale per le prossime 24 ore". 
 
Questa mattina Bertolaso ha incontrato alla Prefettura di Torino il sindaco Sergio Chiamparino il presidente della provincia Antonio Saitta, la presidente della regione Mercedes Bresso e il prefetto Paolo Padoin oltre a rappresentanti della Protezione civile. In questa occasione ha annunciato che il Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di emergenza.

Ieri a Torino, cinquanta pazienti del reparto Geriatria dell’Ospedale Amedeo, ospitati nei padiglioni Birago di Vische, che sono prospicienti la Dora, sono stati trasferiti in via precauzionale, agli ospedali Cottolengo, Gradenigo, San Giovanni Bosco e Molinette. Preoccupa infatti la piena della Dora Riparia. Il livello del fiume sale di minuto in minuto. Il ponte «Carpanini» è stato chiuso e l’edificio più vicino, il Sermig è stato protetto da sacchi di sabbia.

Ma c’è allarme anche per il Po: le acque hanno invaso la sede stradale sotto Piazza Vittorio, ai Murazzi. I locali pubblici sono già stati sommersi da un metro d’acqua. I ponti della città sono presidiati e domani le scuole rimarranno chiuse. Esondazioni anche in val Pellice, val Chisone, Bussoleno, e Venaus in Valsusa. Esosondato il Po a Crissolo, sotto il Monviso, nel Cuneese.

Sempre ieri a causa del maltempo circa 150 persone che abitavano nei pressi della Dora Riparia nel centro di Bussoleno, in valle di Susa, sono state evacuate dai vigili del fuoco.

Chiuso il passo del Moncenisio a causa di una frana in territorio francese e per allagamenti dovuti all’esondazione della Dora. Sulla statale di Bardonecchia c’è il senso unico alternato a causa di una frana. Nel Cuneese e nelle vallate alpine. In Val Maira è crollato il ponte verso Chiappera, spazzato via dalla potenza dell’acqua.

Situazione grave da ieri anche in Val d’Aosta. La Dora Baltea è straripata nelle località di Echallod e Montillon nel Comune di Arnad, e in località Valèry a Chambave. Chiuse la strade della Valsavarenche, quella della Valnontey, quella per Vedeun, dell’Envers per la frazione Toules a Valpelline e della comunale per la Val Vèny.

A causa del maltempo, chiusi al traffico pesante il traforo del Frejus, in alta val di Susa, e quello del monte Bianco dove si registrano anche gravi disagi causati da esondazioni di torrenti e da smottamenti provocati dalle piogge. Problemi anche per i treni. Sulla Torino- Modane si viaggia a binario unico.

 

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