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Alpini a Bassano: 400 mila penne nere

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BASSANO DEL GRAPPA, Vicenza — Numeri da capogiro per l’81esima adunata nazionale degli alpini a Bassano del Grappa. Secondo le prime stime, sono circa 400mila gli alpini e i simpatizzanti giunti nella cittadella sul Brenta, dove hanno sfilato truppe e battaglioni alpini – di ieri e di oggi – per quasi 12 ore. In tribuna, anche il neoministro della Difesa Ignazio La Russa.

Passano gli anni, ma la passione per gli alpini sembra non passare mai. Anzi. I numeri delle adunate sono in continua crescita, e le cittadine che accolgono ogni anno questa massa festante di penne nere sono sempre più gremite.
 
Gli alpini hanno iniziato ad arrivare a Bassano la settimana scorsa. Giovedì, si parlava già di 80mila persone. Venerdì migliaia di alpini sono saliti sul Monte Grappa per la commovente celebrazione in onore dei caduti della Grande guerra: la montagna custodisce i corpi di quasi 13mila soldati morti per la Patria.
 
Sabato, circa duecentomila alpini erano sparpagliati tra le strade e i vicoli della città, ansiosi di passare sul celebre ponte di Bassano. Ieri, era quasi impossibile contare le penne nere che si assiepavano intorno alle transenne per veder sfilare i battaglioni e le fanfare militari.
 
La sfilata è iniziata alle 9 del mattino, con l’omaggio alla bandiera di guerra del Settimo Reggimento Alpini da parte del comandate delle Truppe Alpine, il Generale Bruno Petti, seguito dallo sfilamento dei soldati in armi e dei mezzi da guerra carichi di alpini decorati e reduci di guerra.
 
Dopo le sezioni estere, hanno sfilato gli alpini valdostani, con il glorioso battaglione Monte Cervino, i piemontesi e i liguri. Numerosa la rappresentanza delle sezioni del Centro-Sud e delle Isole, soprattutto da parte del folto battaglione degli Abruzzi preceduto dalla sua storica aquila.
 
Verso le due del pomeriggio è stata la volta dei lombardi, con alla testa le spettacolari divise bianche degli alpini sciatori del Gruppo Aprica e alla coda l’infinita colonna di bergamaschi che sono giunti a Bassano – si dice – in ben 15mila. Numeri che testimoniano il forte seentimento alpino che anima Bergamo e le sue valli, che sperano di poter ospitare l’adunata 2010.
 
A seguire, hanno sfilato i romagnoli, i trentini, i friulani e i veneti, fino alla chiusura con la sezione di Bassano del Grappa seguita dalla fanfara Julia e le 136 bandiere a ricordo dei 136 anni del Corpo degli alpini. Quando l’ammainabandiera in piazza della Libertà ha chiuso ufficialmente le celebrazioni, erano passate ormai le otto di sera.
 
 
 
Sara Sottocornola

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