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Bianco: corpo identificato dopo 50 anni

CHAMONIX, Francia — Morì a soli 25 anni, insieme ai due fratelli, mentre scendeva dalla vetta dell’Aiguille della Lex Blanche (3.686 metri.). Era il 1954. Questa, in sintesi, la storia del giovane alpinista parigino a cui apparterrebbero i resti umani trovati lo scorso settembre tra i ghiacci del Monte Bianco.

I suoi resti erano stati trovati lo scorso settembre da alcuni escursionisti sul ghiacciaio Tré la Tête, ad oltre 3.000 metri di quota. Dopo mesi di analisi di laboratorio e ricerche storiche, la
polizia d’alta montagna di Chamonix è finalmente riuscita a risalire alla sua identità.
 
Il primo indizio sono stati i ramponi, di marca "Simond", utilizzati negli anni Quaranta e Cinquanta. Mentre venivano svolte le analisi di laboratorio sui resti umani, gli investigatori hanno cercato notizie sui maggiori interventi di soccorso sul massiccio compiuti proprio in questa finestra temporale.
 
Ebbene, il più tragico incidente di cui si ha memoria in quel periodo si è rivelato proprio quello in cui è perito l’uomo di cui si sono trovati i resti.
 
Avvenne il 4 agosto 1954, quando tre fratelli originari di Parigi rimasero uccisi mentre scendevano dalla cima della Lex Blanche. Un incidente di cui parlarono tutti i giornali francesi e ancora ben nitido nella memoria di chi abita ai piedi della montagna.
 
Il corpo di uno dei tre fratelli, in effetti, non era più ritrovato e in breve si è proceduto ai test del Dna. Da lì è arrivata la conferma dell’identità del ragazzo.
 
Sara Sottocornola

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