AlpinismoAlta quota

Shisha Pangma, interrotte le ricerche di Haag e Zambaldi

Benedikt Böhm al campo base dello Shisha Pangma (Photo Expedition Double 8)
Benedikt Böhm al campo base dello Shisha Pangma (Photo Expedition Double 8)

LHASA, Tibet – “In accordo con i partecipanti alla spedizione sul luogo, con l’organizzatore Norbu Sherpa e con specialisti europei di soccorso in alta montagna con esperienza internazionale, è da escludere il recupero dei corpi dei due alpinisti”. È di pochi minuti fa il comunicato stampa ufficiale che annuncia la decisione della “Double 8 Expedition” di interrompere le ricerche di Sebastian Haag e Andrea Zambaldi, dispersi dal 24 settembre allo Shisha Pangma, dopo essere stati travolti da una valanga a 7900 metri.

La decisione è stata comunicata poco fa, anche se già dalle scorse ore si preannunciavano serie difficoltà nell’avvistare i corpi. Gli stessi Benedikt Böhm e Ueli Steck, i due alpinisti non coinvolti nella valanga che per primi hanno cercato i compagni, non erano riusciti ad avvicinarsi al luogo distacco. I soccorsi si sono attivati immediatamente dopo l’incidente, il 24 mattina, quando la chiamata di emergenza è giunta al campo base. Le operazioni mercoledì si erano però interrotte dopo 4 ore, a causa dell’inaccessibilità della zona.

“Un ulteriore ostacolo è rappresentato dal divieto militare di volo vigente nell’area – continua il comunicato inviato da Dynafit, marchio del Gruppo Salewa -, e dal fatto che in Tibet non esiste un’infrastruttura adatta allo scopo. Tuttavia, si sta valutando una eventuale azione di recupero delle salme con altre modalità.”

Böhm ha voluto ringraziare la squadra di soccorso Sherpa e la spedizione spagnola – probabilmente quella di Carlos Soria -, in particolare l’aiuto prestato dal loro medico al campo base.

“Tutti noi siamo scioccati da questo tragico evento. Andrea lascia un grande vuoto nei nostri cuori di amici e colleghi, e ancor più forte è il dolore nella sua famiglia – ha commentato Stefan Rainer, Country Manager Salewa Italia -. Ci aiuterà a superare questa profonda tristezza, l’idea che ricorderemo Andrea per la persona solare e sempre disponibile che era e, a fianco di questo pensiero, il ricordo di aver percorso un pezzo di strada al suo fianco”.

La valanga è scesa a 7900 metri di quota, travolgendo Sebastian Haag, Andrea Zambaldi e la Guida tedesca Martin Maier che saliva con loro davanti a Benedikt Böhm e Ueli Steck. Haag e Zambaldi sarebbero precipitati per circa 600 metri, Maier è invece riuscito a salvarsi e a raggiungere in autonomia il campo 3 (posto a 7300 metri): attualmente sarebbe al campo base in buone condizioni.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close