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Val d’Aosta: i ghiacciai arretrano di 30 metri

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AOSTA — Trenta metri in meno in due anni. E’ l’arretramento fatto registrare dai ghiacciai della Val D’Aosta nell’ultimo periodo. Con relative conseguenze sulle risorse idriche e con potenziali pericoli di dissesto idrogeologico.

E’ quanto emerge da una ricerca sulle attività glaciologiche, condotta dalla Fondazione montagna sicura di Courmayeur. Il monitoraggio ha preso in esame 38 ghiacciai, tenuti sotto controllo attraverso riprese fotografiche e tecnologie Gps.
 
Ebbene, stando alla ricerca, il fronte delle nevi perenni sarebbe arretrato mediamente di 30 metri. Un arretramento accompagnato da altri fenomeni, come la formazione di laghi d’alta quota e l’apertura di cavità endoglaciali. E in alcuni casi da un rischio idrogeologico piuttosto rilevante.
 
Ma l’arretramento dei ghiacciai, sostengono gli scienziati, è anche indice dei cambiamenti climatici in atto. Dalle misure del manto nevoso in quota (tra 3.000 e 4.200 metri) è risultata evidente una forte influenza della fusione nei mesi estivi. Mentre a 3.000-3.200 metri è stata registrata una scomparsa quasi totale della neve invernale.
 
 

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