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Giornata della Montagna: premiato Share

SAN VITO DI CADORE, Belluno — Con le sue attività di ricerca, monitoraggio e cooperazione, rappresenta l’eccellenza nel delicato rapporto tra montagna e cambiamenti climatici. Con questa motivazione oggi, durante le celebrazioni per la Giornata Internazionale della Montagna a San Vito di Cadore, il Ministro Linda Lanzillotta ha premiato Share, il progetto internazionale di monitoraggio climatico, ambientale e geofisico in zone remote d’alta quota, coordinato dal Comitato Ev-K2-Cnr.

"Sono felice che il nostro lavoro abbia ricevuto tale apprezzamento – ha commentato Agostino Da Polenza, presidente del Comitato Ev-K2-Cnr – anche in vista della grande conferenza internazionale sul tema “Le montagne, primari indicatori dei cambiamenti climatici” che stiamo organizzando per il 2008 insieme a UNEP, il programma ambientale delle Nazioni Unite".
 
L’11 dicembre, proclamato Giornata Internazionale della Montagna dalle Nazioni Unite nel 2003, quest’anno è dedicato ai cambiamenti climatici nelle zone montane e alla valorizzazione e protezione delle potenzialità del territorio montano. Temi di estrema attualità che necessitano di grande attenzione, nonchè di azioni congiunte e tempestive, per la loro risoluzione.
 
Durante la manifestazione odierna in Cadore, il ministro Lanzillotta ha consegnato alcuni riconoscimenti a persone ed enti che si sono distinti per le loro attività a favore delle montagne. Diverse le categorie di assegnazione dei premi, sport, cultura per cui segnaliamo la vittoria di Mario Rigoni Stern, cinema-Tv, ricerca ed economia e società. 
 
Nella categoria ricerca, il Comitato Ev-K2-Cnr è stato premiato per il progetto Share. Una scelta, quella del Dipartimento Affari regionali e Autonomie Locali, dovuta al fatto che questo progetto racchiude nel modo più significativo e paradigmatico i due leit-motiv della Giornata internazionale della Montagna 2007: alta quota e cambiamenti climatici. Ma anche in considerazione della ventennale attività di ricerca scientifica in alta quota svolta dal Comitato Ev-K2-Cnr.
 
“Quest’anno la Giornata Internazionale della Montagna è dedicata ai cambiamenti climatici e il Progetto SHARE è proprio questo – spiega Agostino Da Polenza -. SHARE, infatti, è l’acronimo di Stations at High Altitude for Research on the Environment, un network internazionale che si occupa di monitoraggio climatico, ambientale e geofisico in zone remote d’alta quota. Il progetto che opera sotto l’egida di UNEP, WMO, e IPCC, il Comitato
Intergovernativo per i Mutamenti Climatici delle Nazioni Unite, recentemente insignito del Nobel per la Pace. E ha l’obiettivo primario di descrivere i meccanismi e le entità di trasporto degli inquinanti a scala globale nonchè i cambiamenti climatici”.
 
Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2008 l’Anno Internazionale del Pianeta Terra e molta attenzione sarà dedicata a ciò che attiene alla salute del Pianeta, inevitabilmente quindi ai cambiamenti climatici. Le montagne, proprio in un recente documento dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono state definite"indicatori principali degli effetti dei cambiamenti climatici".
 
“Il rapporto tra mutamenti climatici e montagne sarà oggetto di un importantissimo evento scientifico a livello internazionale – continua Da Polenza – che UNEP, il programma ambientale delle Nazioni Unite, ha deciso di organizzare assieme a Ev-K2-CNR, EURAC, Accademia di Bolzano e l’Università di Padova. Un evento per il quale è stato richiesto, tra gli altri, anche il patrocinio del Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali".
 
“Per il 2008 – conclude Da Polenza – stiamo programmando insieme ai nostri partners una conferenza internazionale dal titolo "Mountains as early indicators of climate change”, da tenersi presso l’Università di Padova. Sarà un evento che vuole affermare ancora una volta il ruolo, non sempre riconosciuto, delle aree montane (il 24 per cento delle terre emerse) quali luoghi in cui il cambiamento climatico è immediatamente visibile. Inoltre le montagne forniscono dei servizi ambientali rilevanti per tutta l’umanità che potrebbero subire forti cambiamenti a causa del riscaldamento globale. In tal senso, il ruolo del progetto SHARE, risulta fondamentale lo studio della composizione dell’atmosfera e del clima e dei meccanismi di trasporto degli inquinanti a scala globale, regionale e locale”.
 
Il Comitato Ev-K2-Cnr è stato anche citato per le sue ricerche sull’Atmospheric Brown Cloud nella recente Relazione del Segretario Generale dell’Onu sullo Sviluppo Sostenibile nelle zone Montane. La Relazione è stata redatta per segnare la ricorrenza del 5° Anniversario dell’Anno Internazionale delle Montagne, e include tra le altre raccomandazioni per gli anni prossimi una maggiore sensibilizzazione riguardante gli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi montani. È già in corso, infatti, una nuova Risoluzione Onu sullo Sviluppo Sostenibile Montano che, tra le altre indicazioni, incoraggia i Governi, il mondo scientifico e le Ong di affrontare con strategie sostenibili gli effetti negativi del cambiamento climatico su questi ambienti.

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