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La straordinaria estate del K2, anche i polacchi in cima

K2

SKARDU, Pakistan – Continua la straordinaria estate del K2. Ieri infatti sono andati in vetta i polacchi Janusz Gołąb e Marcin Kaczkan, mentre si sarebbero fermati 150 metri prima Pawła Michalskiego e Artur Małek. In attesa di nuove informazioni, si aggiorna la conta di chi è andato in cima e chi no tra sabato 26 e giovedì 31 luglio. Stando agli ultimi calcoli, in vetta all’ottomila il 26 luglio c’erano più di 30 persone: anche senza il dato esatto, un numero che parla di record per un solo giorno al K2.

I dati sono ancora da confermare, sebbene col passare dei giorni sembrerebbero sempre più certi. In questo momento le spedizioni hanno lasciato o stanno lasciando tutte il campo base del K2, e la morte dello spagnolo Miguel Ángel Pérez ha nei giorni scorsi allontanato, opportunamente, l’attenzione dal tema delle verifiche. Ad ogni modo questi sono i dati finora registrati.

Sabato 26 luglio gli alpinisti salitori del K2, vale a dire coloro che sono arrivati in cima senza usare l’ossigeno, sono stati Ali Durani e Tamara Lunger, i primi dopo gli sherpa con l’ossigeno; Ghulam Mehdi e Rehmat Ullah Baig; Ali Rozie; poi Hassan Jan, Muhammad Sadiq, Michele Cucchi e Klaus Gruber, saliti insieme; Giuseppe Pompili, anche se non sappiamo al momento con chi sarebbe andato in vetta; Amin Baig; Ferran Latorre e Radek Jaros, quest’ultimo ha completato così la collezione dei 14 ottomila senza ossigeno, il 15esimo al mondo.

Dovrebbero essere saliti invece con l’ossigeno tutti i membri della spedizione commerciale, quindi tutti gli sherpa, Adrian Hayes, Travnicek Jan, Al Hancock, Chris Jensen Burke, le 3 alpiniste nepalesi Dawa Yangzum, Pasang Lhamu Sherpa e Maya Sherpa, la cinese Luo Jing. La neozelandese Chris Jensen Burke ha scritto sul suo blog che era in cima alle 14:15 (ora pakistana) con 2 sherpa Lakpa, Tsering e altre 4 persone e che dopo di loro c’erano altre 25 persone in salita. In totale quindi circa 32 persone.

Domenica dovrebbero essere saliti in cima una quindicina di scalatori: altri membri delle commerciali, tra cui il greco Alexandros Aravidis, mentre al contrario di quanto si dicesse inizialmente, Panagiotis Athanasiadis è tornato indietro 200 metri prima della vetta. Sono saliti poi l’iraniano Reza Shahlaee e il macedone Zdravko Dejanovic, c’erano gli sherpa e gli americani Alan Arnette, Matthew Dupuy e Garrett Madison.

Hanno scalato il K2 senza ossigeno il finlandese Samuli Mansikka e il suo sherpa, andati in cima domenica 27 luglio.

Lunedì 28 luglio, stando a quanto riportato dal sito Desnivel, è andato in vetta da solo Miguel Ángel Pérez, morto poi nella notte a campo 4, nelle tende dell’americana Cleo Weidlich, che ha poi rinunciato a tentare la cima ed è ridiscesa al base.

Infine, ieri giovedì 31 luglio, nel giorno del 60esimo anniversario della prima salita, sono arrivati in vetta i polacchi Janusz Gołąb e Marcin Kaczkan: così si legge sul sito della spedizione polacca, che parla in sms inviato da Pawła Michalskiego ieri alle 7:45. Secondo il messaggio appunto l’alpinista sarebbe andato in cima, mentre i suoi compagni Artur Małek e Paweł Michalski che salivano con lui, avrebbero fatto marcia indietro 150 metri sotto. Explorersweb riferisce che l’attacco di vetta era partito la sera del 30 intorno alle 19: “Marcin Kaczkan, Pawel Michalski, Artur Malek e Janusz Golab hano lasciato C4 – si legge -. Al momento non abbiamo conferme di Petrov e Simone (Simone La Terra, in spedizione con i polacchi. N.d.r)”. Nel tardo pomeriggio del 31 luglio gli alpinisti andati in cima sono ritornati al campo 4, da cui dovrebbero scendere oggi al base.

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