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Merelli: un panettone per l’Himalaya

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BERGAMO — Regalare un ottimo panettone di pasticceria e nello stesso tempo aiutare la costruzione di un ospedale tra le splendide e impervie vette dell’Himalaya. Ecco la proposta degli alpinisti Mario Merelli e Marco Zaffaroni per un Natale all’insegna della bontà, in tutti i sensi.

"Dalle montagne himalayane abbiamo ricevuto molto – spiega Merelli – e ci è parso giusto lasciare qualcosa di nostro a questa gente. Quando scaliamo non pensiamo solo a noi stessi, al nostro piacere, ma ci guardiamo anche un po’ intorno. E così è nato questo bellissimo progetto".
 
Cioè la costruzione di un ospedale a Kalika, nel Dolpo: una delle regioni più affascinanti, ma povere, del Nepal. Una struttura che potrà essere costruita grazie al contributo di chi sceglierà, come regali per il prossimo Natale, i deliziosi prodotti dolciari promossi dall’associazione "La Goccia", la onlus che seguirà la costruzione, l’arredamento e il funzionamento dell’ospedale.
 
Il ventaglio di offerte è ricco e goloso: ci sono panettoni e pandori a grandezza normale e mignon; confezioni di panettoni con lo spumante; cesti natalizi di ogni tipo, dal salato al dolce. Tutti i prodotti provengono da agricoltura biologica e sono confezionati in scatole appositamente disegnate, contenenti tutti i dettagli del progetto a cui si dà il proprio contributo acquistandoli.
 
"Con un piccolo gesto come l’acquisto di un panettone – invita Merelli – si può aiutare davvero molto questa gente che abita sotto queste grandi montagne".
 
Ovviamente, per contribuire al progetto promosso da Merelli e Zaffaroni ci sono anche altre strade. Come la donazione libera, del cinque per mille, o l’acquisto di altri prodotti, tipo i biglietti di auguri, decorazioni per l’albero o segnaposti.
 
Abitato da 30 mila persone, il Dolpo è uno dei territori più affascinanti ma anche più poveri dell’Asia: non esistono nemmeno le strade carrozzabili. Ci si sposta a piedi, solo i turisti in elicottero. Le distanze diventano così enormi, e le strutture sanitarie – oggi laggiù esiste un solo ospedale – non sono sufficienti. Un dato su tutti la mortalità infantile, che arriva a toccare il 50 per cento.
 
Ecco da dove arriva l’idea di costruire un altro ospedale, che abbia anche una struttura per l’assistenza presso le famiglie. L’associazione La goccia ha già realizzato preziose strutture come ospedali, asili, laboratori in diverse parti del mondo come l’Etiopia, il Perù, la Bolivia.
 
 
Per maggiori informazioni basta guardare sul sito www.la-goccia.it

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