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Le religioni del mondo unite per il clima

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GODTHAB, Groenlandia — "Salviamo questo splendore". E’ questo è il messaggio lanciato da tutti i leader religiosi del mondo, che si sono riuniti in Groenlandia, insieme a numerosi scienziati, per pregare e fare un appello ai governi affinchè risolvano la preoccupante situazione climatica della Terra.

Il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, il Gran Rabbino di Parigi Shirat, l’induista Krishnemurti Panchapakesan, il buddista coreano Lee Young, l’evangelico Jim Ball, lo sciita Mohajerani Abbas, il sunnita Musharraf Hussein. E anche il Papa, con un video e il cardinale Theodore McCarrick, arcivescovo di Washington, in sua rappresentanza. A loro si sono uniti il vescovo di Groenlandia, la luterana Sofie Petersen, il rappresentante del Consiglio delle Chiese mondiali George Lemopoulos.
 
Tutti, ieri, erano davanti all’imponente massa di ghiaccio del Icefjord Sermeq Kujalleq, l’iceberg più grande del mondo, che ogni anno "dimagrisce" di 35 chilometri cubi a causa dell’effetto serra. Di fronte a questo spettacolo della natura, i capi religiosi si sono uniti in una silenziosa preghiera per il pianeta.
 
"Dobbiamo salvare questo splendore", ha detto Bartolomeo I all’arrivo dinnanzi all’imponente iceberg. "Ho pregato per il Pianeta, per la salvezza della vita e la tutela della Terra, per le generazioni future, per la protezione del Creato. L’azione di un singolo individuo può provocare danni per l’intera umanità", ha avvertito ancora il Patriarca ortodosso.
 
L’arcivescovo di Washinghton ha affermato che, al di là del diverso nome della propria religione, "noi vogliamo proclamare forte e chiaro che si dovrebbe, si deve prestare attenzione alle risorse del pianeta e ai cambiamenti del clima".
 
Un messaggio di Benedetto XVI è stato inviato a tutti i Paesi industrializzati, invitandoli a intraprendere un cammino comune verso le "tecnologie pulite" e a cessare la produzione di prodotti inquinanti. Lo sforzo collettivo deve "sostenere tutti gli sforzi necessari per proteggere l’opera di Dio", perchè "ogni azione contro il Creato" è "una ferita per l’intera umanità".
 
 
 
 
Candida Cereda

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