MENDRISIO, Svizzera — Uno speleologo svizzero è stato recuperato ieri da una grotta del Monte San Giorgio, in Canton Ticino. Il braccio del 47enne era rimasto bloccato sotto un masso nel pomeriggio di sabato, ma è stato ritrovato solo il giorno successivo. Secondo la Polizia Cantonale si tratterebbe del primo intervento di soccorso speleologico di questo tipo in Ticino.
Secondo quanto riporta il comunicato stampa ufficiale emesso dalla Polizia Cantonale, l’uomo, residente nel distretto di Mendrisio, aveva orgnanizzato per sabato un’uscita di esplorazioni in grotta sul Monte San Giorgio, cima di 1097 metri al confine con l’Italia. Nel tardo pomeriggio, al mancato rientro del 47enne, è stato dato l’allarme e le ricerche sono iniziate immediatamente.
Ieri mattina lo zaino dello scomparso è stato individuato all’esterno di una delle grotte che si trovano nella zona Castello di Tremona, nell’area settentrionale della frazione di Mendrisio. Poco dopo le 9 lo speleologo è stato individuato: l’uomo si trovava ad una quindicina di metri dall’entrata della grotta con un braccio incastrato sotto un masso.
A causa delle difficoltà del recupero dell’uomo, sono intervenuti il Soccorso speleologico ticinese, il Soccorso Alpino Svizzero, la Polizia Cantonale e Comunale, il servizio ambulanze e i pompieri dei distretti di Mendrisio e Lugano i quali hanno portato sul posto lo speciale equipaggiamento necessario alle operazioni. L’intervento si è concluso attorno alle 13 e il 47enne, ferito al braccio, è stato affidato all’elicottero della Rega per il trasporto in ospedale.
“Si precisa – si legge nel comunicato stampa della Polizia Cantonale – che questo evento può essere considerato il primo intervento di soccorso speleologico di questo tipo in Ticino.”
Photo courtesy of Rescue Media