Cronaca

Alto Adige, rifugio Petrarca sventrato da valanga: subito i lavori

Il rifugio Francesco Petrarca sventrato da una valanga (Photo courtesy of www.provincia.bz.it)
Il rifugio Francesco Petrarca sventrato da una valanga (Photo courtesy of www.provincia.bz.it)

MOSO IN PASSIRIA, Bolzano — Nelle scorse settimane una valanga ha investito il rifugio Francesco Petrarca, in Alto Adige, tagliandolo praticamente a metà. La Giunta Provinciale ha deciso che, non appena le condizioni meteo lo permetteranno, si inizieranno i lavori di demolizione della struttura rimanente e dell’eventuale collocazione di un container provvisorio.

Venerdì 7 febbraio un volo di perlustrazione dell’Ufficio Valanghe della Provincia di Bolzano sulle montagne sopra Moso in Passiria ha notato gravi danni al rifugio Francesco Petrarca. Si tratta di una struttura situata a 2875 metri nei pressi del Passo Gelato, sul versante sud della Cima Altissima. Un sopralluogo via terra ha evidenziato che è rimasto in piedi solo metà rifugio: il resto della struttura è stato sventrato e portato via da una valanga.

Durante la riunione di martedì, la Giunta Provinciale di Bolzano ha quindi deciso di agire al più presto dato che il Petrarca è un punto di snodo importante, essendo situato sulla cresta tra la val Passiria e la val Senales e a poca distanza dal confine con l’Austria. “Non appena le condizioni meteo lo permetteranno – si legge nel comunicato stampa – si avvieranno i lavori di messa in sicurezza della zona e di demolizione del manufatto. In base a un’analisi dell’area di pericolo si provvederà quindi a individuare sia l’eventuale collocazione di un container provvisorio, per consentire la prosecuzione dell’attività del rifugio, che la definitiva dislocazione del futuro nuovo rifugio.”

L’intenzione è di consentire l’utilizzo dell’eventuale container provvisiorio già dalla prossima stagione, ma, ha spiegato il presidente della provincia Arno Kompatscher “Vogliamo verificare se l’attuale sito offre tutte le necessarie garanzie o se sarà necessario ricostruire il rifugio in altra posizione”

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