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Luca Pandolfi: lo snowboard? Un viaggio in un’altra dimensione

Luca Pandolfi
Luca Pandolfi

CHAMONIX, Francia — “La montagna per me è una palestra di vita, un modo per viaggiare, entrare in contatto con posti nuovi e conoscere me stesso. In montagna mi sento vivo e creativo”. Luca Pandolfi descrive così la passione per la natura che l’ha portato sui percorsi più estremi di tutto l’arco alpino, sempre a cavallo del suo snowboard. In questa intervista il freerider piemontese e atleta Salewa parla di sé e della sua ultima avventura in Himalaya.

La sua data di nascita non poteva che essere più azzeccata, Luca Pandolfi, nato nel Natale del 1973 ha infatti la neve che gli scorre nelle vene. Per questa ragione l’atleta di Asti ha deciso di spostare il domicilio a Chamonix, dopo aver trascorso alcuni anni a Gressoney e a Viber, dove può allenarsi con continuità facendo ripide discese mozzafiato con lo snowboard e godersi appieno la montagna, definita da lui stesso come una “palestra di vita” e il luogo ideale per “conoscere nuovi posti e conoscere se stesso”.

Il freerider ha assaggiato la carriera di snowboarder appena raggiunta la maggiore età: “I miei mi avevano regalato per il mio diciottesimo compleanno un soggiorno a Megeve. Erano i primi anni in cui cominciavano ad apparire questi nuovi attrezzi – dice riferendosi alle tavole da snow – e per me, che sono sempre stato attratto dal lato selvaggio della montagna, si è aperto un nuovo mondo, dato che gli sci tradizionali non sono il massimo per galleggiare sulla polverosa neve dei fuori pista”..

Questo è stato l’ inizio della sua carriera da freerider, che da quel giorno non si è più tolto la tavola dai piedi, anzi per la precisione gli capita ogni tanto di levarsi lo snowboard per praticare i suoi innumerevoli hobby, tra i quali spiccano l’arrampicata, il surf, lo slackline, sempre tesi al mantenimento della forma fisica, e qualcosa di più rilassante come la fotografia, la musica e i viaggi.

Luca Pandolfi (Photo Cedric Bernardini)
Luca Pandolfi (Photo Cedric Bernardini)

A proposito di viaggi, Pandolfi è da poco tornato dal Nepal, dove ha di recente partecipato a una spedizione con il freerider di fama mondiale Jeremy Jones, che l’ha voluto al suo fianco in questa iniziativa dalla quale nascerà anche un progetto video.

“La Shangri-La Expedition, è stata organizzata da Jeremy e la sua crew come parte finale delle riprese per il film “Higher” terzo episodio di una trilogia di film dove l’americano, accompagnato da diversi rider, affronta i luoghi più incontaminati del globo”.

Info e foto: www.salewa.it – www.lucapandolfi.com

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