BERGAMO — Fa troppo caldo, allora molla tutto e scappa all’Aprica. Solo che non se n’è accorto, dell’accaduto non ricorda niente. Protagonista della strana vicenda un barbiere bergamasco, la cui scomparsa è stata denunciata nei giorni scorsi dalla famiglia.
Mauro Vavassori, 40enne barbiere di Romano di Lombardia, venerdì era nel suo negozio "non-condizionato" e soffriva terribilmente il caldo. All’ora di pranzo ha chiuso l’attività per andare a mangiare, solo che invece di andare al bar o a casa, ha preso la macchina ed è fuggito all’Aprica a cercare un po’ di frescura.
Ma di questo spostamento, del resto della giornata, di quello che gli è passato per la testa, Vavassori ha solo vaghi ricordi. La sua memoria si interrompe a mezzogiorno del venerdì e riprende al suo risveglio, in macchina tra le montagne del Passo dell’Aprica.
Secondo il barbiere il caldo sarebbe il responsabile delle sue azioni: "Non l’ho fatto di mia volontà – ha dichiarato – sono dispiaciuto di aver tenuto in apprensione la mia famiglia e mobilitato mezza Romano: colpa di un’amnesia causata dal gran caldo".
Con il passare delle ore alcuni ricordi sono riafforati alla mente del Vavassori: ha affermato infatti, di essere salito in macchina senza sapere cosa stesse facendo, di aver viaggiato verso le montagne e di essersi poi fermato a dormire vicino alla strada.
Al suo risveglio si è reso conto dell’accaduto, così ha immediatamente telefonato ai familiari che intanto avevano già dato l’allarme della sua scomparsa alle autorità.
Se il caldo non dà alla testa…
Valentina d’Angella