
AOSTA — Il trenino del Monte Rosa dà più di un pensiero agli ambientalisti. Il Wwf e il Mountain Wilderness lanciano un monito: attenti all’impatto ambientale dell’opera, flora e fauna non devono essere danneggiati.
Il progetto per la costruzione del "trenino Monte Rosa Walser Express e Macugnaga-Alagna Express" è stato presentato lo scorso 5 giugno, e già numerose sono le perplessità avanzate dagli esperti.
Negli scorsi giorni il wwf Italia e il coordinamento nazionale Mountain Wilderness hanno inviato una lettera ai presidenti delle regioni Piemonte e Val d’Aosta, Mercedes Bresso e Luciano Caveri, per sollecitarli a una corretta valutazione delle conseguenze del trenino sull’ambiente.
"Un progetto così congeniato – hanno scritto – dovrebbe essere sottoposto a un’adeguata valutazione ambientale. L’aspetto naturalistico del comprensorio del Rosa e del Cervino, con le caratteristiche floro-faunistiche e di habitat riscontrabili nel territorio impattato dall’opera, non puo’ essere sottovalutato o posto in secondo piano".
Il trenino del Monte Rosa si inserirebbe nello splendido tracciato del Grande Sentiero Walser che collega le vallate dal Monte Rosa al Cervino. Partendo dal centro di Macugnaga dovrebbe salire fino al Monte Moro. Da qui, un altro trenino proseguirebbe fino allo Schwartzberghorn, a 3500 metri di quota, collegando così il paese al comprensorio di Zermatt, Cervinia, Champoluc e Alagna.
L’opera potrebbe essere completata in 5-7 anni e il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro.
Valentina d’Angella