
Da tempo si parla del presunto stress causato dal turismo alpino negli animali selvatici, siano essi uccelli o mammiferi. Nei giorni scorsi ne è arrivata una prova scientifica, grazie ad una ricerca coordinata da Maik Rehnus, biologo della fauna selvatica dello Swiss Federal Research Institute.
Rehnus ed alcuni colleghi hanno raccolto e analizzato diversi campioni di fatte, ossia escrementi, di lepri selvatiche sulle Alpi Svizzere: i residui ormonali in esse contenuti forniscono infatti un’indicazione sul livello di stress degli animali.
A quanto pare i risultati delle analisi hanno confermato che effettivamente le lepri sono più stressate se vivono in zone molto turistiche: in queste zone vengono disturbate durante il loro riposo diurno, e sono portate a consumare più energia nel periodo dell’anno in cui sono più deboli perchè il cibo è meno accessibile a causa della neve. Le conseguenze gravano poi sulla salute e sulla riproduzione della specie. I ricercatori raccomandano perciò di preservare delle zone di “quiete” per gli animali selvatici anche nei comprensori.
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