Cronaca

Valanga sul Baldo, il Cnsas cerca travolti a vuoto e richiama: evitate gite a rischio

La valanga sul Baldo (Photo courtesy Cnsas VR)
La valanga sul Baldo (Photo courtesy Cnsas VR)

VERONA — Si è staccata dal canale che scende da Cima Pra delle Basive la valanga che ieri pomeriggio ha tenuto in apprensione il Soccorso alpino e speleologico del Veneto. I tecnici, allertati da alcuni escursionisti che temevano il conivolgimento di altri compagni nel distacco, hanno battuto la valanga per ore ed ore, sia da terra che con l’elicottero, escludendo la presenza di persone coinvolte. E hanno invitato pubblicamente a prestare la massima attenzione nei prossimi giorni, evitando gite a rischio per l’elevato rischio di distacchi in montagna.

Secondo quanto riferito dal Cnsas Veneto, la valanga si è staccata ieri intorno a mezzogiorno e ha investito “il sentiero estivo n.66 che lo percorre a zigzag e finendo sopra parte delle vecchie piste da sci abbandonate, 200 metri sopra la sella di Cavallo di Novezza. Lungo il percorso la valanga si è divisa in due lingue, a circa 50 metri una dall’altra. Uno dei due fronti aveva un’ampiezza di 70 metri”.

L’Sos era arrivato da uno chalet dove erano arrivati due componenti di una comitiva che, sentendo cadere la valanga, erano in apprensione per i compagni, poi in realtà rientrati.

“L’elicottero, decollato da Trento per l’assenza di nebbia, ha sorvolato la valanga – riferisce il Cnsas – si notavano delle tracce di sci in entrata e in uscita. E il controllo con l’Artva ha dato esito negativo. Due soccorritori, casualmente sul posto, hanno iniziato a sondare la superficie, raggiunti ben presto da altri 12 tecnici, che hanno bonificato l’intera superficie”.

“Tutto è finito bene ma l’amaro in bocca è difficile da far passare – hanno scritto i tecnici Cnsas sul sito cnsasvr.it in una significativa news dal titolo: “Ma perchè la gente non capisce?” -. Perché con grado di pericolosità 4 (su un grado massimo di 5) c’è gente che si avventura a salire pendii così ripidi? Perché malgrado i mille consigli che non solo il Soccorso Alpino sta emettendo in questo periodo, c’è ancora gente che rischia la pelle e mette a repentaglio anche la vita dei soccorritori? Difficile dare delle risposte. Da parte nostra non ci stanchiamo di ripetere che in situazioni come quella attuale è assolutamente il caso di rinunciare a gite in posti potenzialmente pericolosi”.

Per le proibitive condizioni della neve, il Soccorso alpino invita sciatori e ciaspolatori a osservare la massima prudenza su tutto il territorio alpino o addirittura a rinunciare a gite ed escursioni in zone a rischio. L’Arpav sottolinea, fino a martedì prossimo, il grado 4, ovvero forte, per rischio valanghe.

 

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Links: www.cnsasvr.it

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