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Grecia: monti in balia delle fiamme

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ATENE, Grecia — Inferno di fuoco quello esploso sui promontori della Grecia negli ultimi due giorni. Il forte caldo ha infatti fatto scoppiare le fiamme su diverse zone delle aride montagne elleniche, provocando la morte di due persone e la distruzione di molti edifici.

Le temperature africane non smettono di mietere vittime. Dopo aver causato la morte di 9 persone per il forte caldo, sono sopraggiunti a peggiorare la situazione, anche numerosi incendi.
 
Quasi mille ettari di boschi in fiamme negli ultimi due giorni, e ieri sera un altro gigantesco incendio si è sviluppato nel Parco nazionale del Monte Parnasso, alle porte di Atene.
 
Ma tante sono le zone del paese interessate dai roghi, addirittura se ne contano 120. Finora le autorità hanno disposto l’evacuazione di un complesso alberghiero, di una località di montagna, di un radar militare, di un casinò e di un campeggio.
 
Una colonna di fumo incombe sui cieli della capitale greca: le fiamme si estendono tutte intorno alla città, su un fronte di diversi chilometri. Inoltre, i danni provocati alle strutture hanno causato l’interruzione della corrente elettrica, lasciando Atene completamente al buio, illuminata solo dagli inquietanti bagliori dei fuochi.
 
Il ministro dell’ordine pubblico ellenico, Vyron Polydoras, dopo aver dispiegato tutte le forze possibili per uscire dalla situazione di emergenza, ieri aveva chiesto aiuto all’Unione europea.
 
In risposta all’appello greco, il Governo italiano ha disposto, primo fra i Paesi dell’Unione, l’invio di due aerei Canadair CL-415, capaci di rilasciare sulle fiamme 6000 litri d’acqua ad ogni lancio. I due velivoli sono decollati stamattina stessa da Ciampino e da Lamezia Terme, e hanno raggiunto l’aeroporto di Elefsis, a nord di Atene. Ora sono a disposizione della protezione civile greca.
 
Tante sono le difficoltà che incontrano le operazioni: la vasta estensione dell’area incendiata, la completa mancanza di visibilità, dovuta al denso fumo nell’aria, e oggi, anche il forte vento, che soffia impietoso sulla regione.
 
 
Foto: courtesy of Reuters
Valentina d’Angella

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