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Istat: in montagna meno pensionati?

InpsROMA — I Calabria ci sono 88 pensionati ogni 100. In Trentino Alto Adige, solo 57. Questi i curiosi dati Istat diffusi in questi giorni nell’ambito di una ricerca sulla spesa per le prestazioni pensionistiche, che nel 2011 in Italia è stata di quasi 266 miliardi di euro.

Politica, pensioni, crisi, sono argomenti più da Ballarò che da Montagna.tv. Ma i curiosi dati diffusi dall’Istat, che mette nero su bianco come in montagna sembrino esserci meno pensionati che altrove, ci hanno indotto a darvene notizia.

Secondo lo studio, di cui stanno discutendo tutte le agenzie nelle ultime ore, l’incidenza sul Pil della previdenza ha raggiunto il valore massimo in Liguria (21,25%) e il minimo (11,47%) nella provincia autonoma di Bolzano. La Calabria è la regione che presenta il valore più elevato del rapporto tra pensionati e occupati: 88,1 ogni 100, mentre il Trentino è in coda alla classifica con solo 57,1.

Ma di che pensioni parliamo? Sia assistenziali che di vecchiaia. Nel Nord-ovest quelle di vecchiaia assorbono il 59,8% della spesa totale, mentre quelle assistenziali solo il 12,9%. Al contrario nelle Isole, salgono al 27,4% le pensioni assistenziali e quelle di vecchiaia sono solo il 39,6%.

Nelle regioni del Nord-ovest l’incidenza delle pensioni destinate a ex lavoratori del comparto pubblico è del 9,5%; valori più elevati si osservano nelle altre ripartizioni con il massimo (14,7%) nelle Isole.

Un’altra curiosità. I pensionati più ricchi risultano nel Centro Italia. Sono i pensionati del Lazio a percepire il reddito mediamente più elevato (18.885 euro annui), superiore del 40% a quello dei pensionati della Basilicata (13.486 euro). Al Centro si registra anche la quota più alta di beneficiari di redditi pensionistici superiori sia ai 2.000 euro mensili (il 21,1%) sia ai 3.000 euro (6,9%).

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