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Medici in bici dalla Scozia all’Everest

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EDIMBURGO, Scozia — Una staffetta di settemila miglia attraverso due continenti, per racimolare fondi da destinare alla ricerca per le lesioni al midollo spinale. E’ questa l’originale idea di due dottoresse scozzesi, che ad agosto partiranno da Edimburgo e pedaleranno fino al campo base dell’Everest.

Ailsa Stott ha 27 anni, vive a Marchmont. Olivia Berry è una sua collega, entrambe lavorano nel reparto ortopedia dell’Edinburgh Royal Infirmary. Con loro partiranno anche due amici: Simone Gribble, 27 anni, e Shamus Whyte, 26 anni, di Manchester.
 
Tutti sposano la medesima causa: raccogliere fondi per l’ente di beneficienza Aspire, che coordina numerosi progetti di ricerca e assistenza alle persone colpite da lesioni al midollo spinale. Finora hanno già trovato tremila sterline, ma nei loro piani ci sono cifre molto più alte.
 
Oltre a quello che daranno alla Aspire, infatti, vorrebbero donare almeno cinquemila sterline anche alla Nepal Trust, perchè vengano forniti medicinali e assistenza medica ad uno dei loro centri d’assistenza medica rurali.
 
Il viaggio, che ha richiesto un anno di pianificazione, durerà tre mesi, durante i quali i membri dell’originale spedizione pedaleranno a turno alternandosi in una staffetta di solidarietà. Mentre uno pedalerà, gli altri viaggeranno su un fuoristrada.
 
La partenza è fissata per l’11 di agosto da Edimburgo. Il gruppetto si dirigerà verso le Alpi, poi verso il Mar Nero e quindi entrerà in Asia e in Tibet. Secondo la tabella di marcia, dovrebbero raggiungere il campo base dell’Everest l’8 di novembre.
 
 
Sara Sottocornola
 
Nella foto (courtesy of Colin Hattersley, Scotsman.com) Ailsa Stott e Simone Gribble durante un allenamento.
 

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