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Valle dell’Aniene, sì all’ospedale di montagna

SUBIACO – Chiede aiuto l’ospedale montano Angelucci di Subiaco. Il direttore generale dell’Asl Rm G, Giovanni Di Pilla, nelle settimane scorse aveva chiesto alcune deroghe rispetto alla legge regionale, in particolare per quei servizi che non riuscivano a raggiungere i numeri previsti dalla stessa, vista la specificità del bacino d’utenza del territorio montano.
L’ospedale vorrebbe in primis evitare la chiusura del Nido, prevista essendo l’Angelucci, l’ospedale pubblico del Lazio col minor numero di culle (164 nel 2004).
La “non-chiusura” del Nido sarebbe possibile solo attraverso una legge regionale che classifichi l’Angelucci di Subiaco come “ospedale montano”.
Il vuoto normativo risale al settembre del 2003, quando la giunta regionale ha attribuito all’Angelucci la classificazione sì di «ospedale montano», ma con una delibera priva di riferimenti legislativi. E quindi impotente di fronte alla volontà di chiusura di alcune strutture dell’ospedale che non soddisfano i numeri previsti dalla legge.
Elisa Lonini