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Uomini e lupi: convegno sull’Appennino

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CARVAREZZA TERME (RE) — La presenza del lupo in Toscana è consolidata: l’animale si è spinto fino ai dintorni delle città e la convivenza tra l’uomo e il predatore é tornata in primo piano.

Questo è il tema centrale della settimana "Nella Mente del Lupo", che si tiene dal 11 al 16 giugno a Cavarezza Terme, sull’Appennino Reggiano. L’iniziativa é dedicata alla scienza, alla natura, all’arte e alla cultura, ma il centro focale resta il seminario scientifico sulla conservazione del lupo, organizzato in collaborazione con l’Universita’ la Sapienza di Roma. Alla riunione parteciperanno i più imporanti studiosi di conservazione faunistica.
 
Negli ultimi anni, grazie alle inziative di protezione della specie, i lupi hanno esteso il territorio fino alle Alpi e si sono avvicinati sempre più alle città. E’ dal 2005 che l’animale ha manifestato la sua presenza oltre le zone montane, ma anche nelle aree collinari e nelle vicinanze dei centri urbani.
 
In particolare, sono gli allevamenti situati nei pressi di Firenze a lamentare i danni elevati, che ritengono causati dai lupi. Di conseguenza, la rabbia verso l’animale, unita alla paura atavica, hanno portato diversi allevatori a sparare su questi animali. Inoltre, spesso le colpe sono erroneamente attribuite ai lupi: è molto più probaile che si tratti di branchi di cani selvaggi, che hanno una più confidenza con l’uomo.
 
Secondo il parco dell’Appennino tosco-emiliano,  nel territorio e nei parchi confinanti del Frignano e dei Cento Laghi sarebbero presenti 6 o sette branchi di lupi. I branchi sono piccoli gruppi familiari di 2 o 3 individui, che svolgono anche una preziosissima opera di predazione e selezione tra la fauna locale, soprattutto dei cinghiali.
 
Per risolvere il problema della convivenza tra lupi e attività d’allevamento, la Toscana è stata individuata come modello. La legge varata nel 2005 dalla regione dà una soluzione originale al problema: per la prima volta in Italia, non sono previsti contributi per i danni subiti, ma per le polize assicurative e per la prevenzione.
 
 
Candida Cereda

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