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Alpini, sperimentata barella hi-tech

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AOSTA — Tanto leggera quanto resistente. Tanto semplice quanto versatile. L’ultima frontiera tecnologica del soccorso alpino è una barella trasparente, in fibra di carbonio, che può persino accompagnare il ferito dentro il tubo della Tac. Ed è una novità tutta italiana, testata ieri dai soccorritori del Centro di addestramento alpino di Aosta.

La barella pesa solamente 4 chilogrammi e mezzo. Tale maneggevolezza consente ai soccorritori di ridurre in modo consistente i tempi e le difficoltà delle operazioni di soccorso in ambienti remoti, sia in caso di incidenti di montagna sia in situazioni più critiche come la guerra in Afghanistan.
 
Il materiale è inoltre radio-trasparente, per permettere ai medici di sottoporre immediatamente il ferito ad esami come radiografie e Tac. Questo significa che, oltre ad un ulteriore risparmio di tempo, i soccorritori potranno evitare di trasferire i feriti gravi su altri supporti, andando incontro agli inevitabili rischi che comporta la loro movimentazione.
 
Non solo. La barella, grazie alla struttura in carbonio, è anche molto resistente. Tanto da essere adatta perfino per il trasporto in elicottero.
 
A testare la barella anche in questo senso sono stati, in anteprima mondiale, i militari del Centro di addestramento alpino Valdostano. Lo hanno fatto ieri, nell’ambito di un corso per formare i comandanti delle squadre di soccorso che raccoglie i migliori soccorritori di tutta Italia.
 
Si tratta, insomma, un enorme passo avanti per il soccorso alpino, che spesso deve intervenire in situazioni in cui la vita dei feriti è questione di minuti, o perfino di secondi.

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