Cronaca

Zaia e i soccorsi in montagna: "irresponsabili" devono pagare

Elicottero durante un'operazione di soccorso su una pista da sci (Photo courtesy of Wikimedia Commons)
Elicottero durante un’operazione di soccorso su una pista da sci (Photo courtesy of Wikimedia Commons)

VENEZIA — “Anche gli irresponsabili vanno salvati, ma ho chiesto agli uffici regionali di prevedere che a costoro siano addebitati i costi che hanno causato”. Queste le parole di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, che già da alcuni anni si batte per il pagamento di quei soccorsi che esulano dal servizio sanitario, soprattutto in caso di imprudenza da parte di persone spesso non preparate all’ambiente montano.

“Nel soccorso in montagna, nel momento in cui è certificata l’irresponsabilità, il non rispetto della legge e l’idiozia di alcune azioni che un cittadino può fare, è bene che il conto lo paghi chi ha sbagliato, non la Regione” ha dichiarato negli scorsi giorni Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Secondo quanto riporta Il Mattino di Padova, il presidente avrebbe già dato mandato al segretario regionale della Sanità del Veneto, Domenico Mantoan, di rendere ancora più severa la delibera del 2011 riguardante il pagamento dell’elicottero a carico dei soccorsi che esulano dal servizio sanitario.

Tale delibera, al momento, definisce le tariffe che le Aziende Sanitarie devono applicare in relazione ai servizi di soccorso e trasporto sanitario. Per quanto riguarda gli interventi in elicottero nel caso in cui la persona o le persone che vengono recuperate siano illese, e questo sia attestato dal medico in servizio, la prestazione viene fatturata a carico dell’utente, con un costo che varia a seconda della residenza e della nazionalità. Per quanto riguarda invece le persone impegnate in attività ricreative ad alto rischio di soccorso (scialpinismo, arrampicata, alpinismo, speleologia etc…) vi è una compartecipazione della spesa dell’intervento da parte dell’utente, sia che venga effettuato via terra o via aerea.

Zaia vorrebbe quindi inasprire le tariffe che riguardano gli interventi di soccorso, in particolare quelli in elicottero, effettuati, ad esempio, per recuperare escursionisti che si feriscono mentre camminano in alta quota con abbigliamento e calzature inadatte, o per persone che restano incrodate su vie ferrate o vie d’arrampicata perchè inesperti del terreno o del percorso o ancora per gli sciatori imprudenti che scendono fuori pista.

“Non finirò mai di ringraziare tutti gli operatori del soccorso impegnati nei luoghi di vacanza della nostra regione – ha dichiarato Zaia a Il Mattino di Padova – e ribadisco che al mare, come in montagna, deve valere un principio: chi per imprudenza, impreparazione e per mancato rispetto delle regole costringe i soccorritori che intervengono in loro aiuto a esporsi a rischi che si sarebbero potuti evitare, debbono pagare il conto. Le vite dei nostri operatori e volontari -ha concluso il presidente -non debbono essere messe a repentaglio dal comportamento sconsiderato di qualche incosciente.”

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10 Commenti

  1. Giusto, però allora facciamo pagare il soccorso e le spese sanitarie a quelli che hanno un incidente correndo a 200 KM/ora e agli irresponsabili che hanno un infarto o un cancro ai polmoni perchè fumano. Siamo proprio sicuri che sia questa la strada giusta…

  2. Grande Zaia, quando si tratta di contadini e campi …
    per il resto, che il buon dio lo perdoni per le bischerate che dice.

  3. Noi siamo i cittadini di questo stato.

    Le paghe dei dipendenti della regione le paghiamo noi.

    Noi abbiamo comperato gli elicotteri della regione che quindi sono nostri.
    Noi paghiamo il cherosene ( che costa poco ) per i nostri elicotteri.
    Noi abbiamo pagato l’addestramento dell’elicotterista ( che prende una buona pagona

    )
    Tutto questo è pagato con le TASSE. E in italia ce ne sono anche troppe.

    Mettersi nel soccorso alpino non è obbligatorio. Se uno non se la sente resti a

    casa, non mancherà.

    Il medico che partecipa è ben pagato e ha chiesto di partecipare.

    Chiudano l’ufficio, mandino a casa il personale e regalino l’elicottero a qualcuno

    che ha voglia di organizzare un vero soccorso volontario che non sta a sindacare

    sulle capacità di chi viene salvato …
    Vedrà il sig. Zaia che ci costerà di meno del suo e non sarà difficile sostenerlo

    con libere offerte … gli italiani sono generosi …

    Ma forse sarebbero da abolire anche le regioni !

    1. Sono perfettamente d’accordo. Il problema però è che per prendere irresponsabili in montagna,non è la stessa cosa che prendere irresponsabili in autostrada. Parlo di rischi oggettivi che richiede un intervento in montagna con elicottero e personale a bordo. Quindi,rischiare la vita per una emergenza,ben venga.Rischiare la vita per irresponsabili,lo si fà lo stesso,ma facciamoli pagare.

  4. Basta vedere i nostri ragazzi del soccorso che rischiano la vita inutilmente! Le persone si devono responsabilizzare e purtroppo questo è l’unico modo…

  5. Io considererei anche la distinzione fra uso ed abuso di un servizio,perlopiù oneroso e quindi sostenuto dalle nostre tasse e farlo pagare di conseguenza a chi ne fa abuso,fatto salvo il fatto che i tecnici del CNSAS hanno il sacrosanto diritto di sindacare sugli interventi che fanno a rischio della loro vita,a maggior ragione se volontariamente.

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