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Gloriana Pellissier tra skialp e skyrace

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AOSTA — Trentun anni, mamma di una bimba, grande determinazione. Dopo un’esaltante stagione scialpinistica, che l’ha vista trionfare al Mezzalama con nuovo record del tracciato, la polivalente campionessa valdostana Gloriana Pellissier si appresta a recitare un ruolo da assoluta protagonista anche nelle skyrace estive.

Ecco alcune battute scambiate proprio in occasione del Mezzalama, che vi faranno conoscere meglio una delle più forti atlete italiane.
 
Hai iniziato a gareggiare nelle "martze a pià" (nome valdostano delle corse in montagna). Come ti sei avvicinata allo skyrunning?
Dai risultati ottenuti nelle martze a pià e in allenamento ho capito che riuscivo ad esprimermi bene anche sulle lunghe distanze., e così ho provato a buttarmi nello skyrunning. Le vittorie e i primi piazzamenti mi hanno dato la grinta per continuare. E’ una grande emozione percorrere in poco tempo percorsi che la gente fa in giorni interi.
 
Gloriana Pellissier, Corinne Favre, Emanuela Brizio, Angela Mudge, Anna Pichrtova. Lo skyrunning raccoglie sempre più consensi anche fra le donne?
E’ una disciplina dura, non sono in molte a essere disposte a faticare. Ma per fortuna, come in tutti gli sport, ad ogni stagione il livello si alza. E’ giusto che sia così. Credo sia dovuto alla preparazione migliore, seguita talvolta anche da medici, come per le atlete professioniste. Fatto sta che è sempre più difficile arrivare nelle prime posizioni. Ma vorrei fare un’osservazione sui premi.
 
Quale?
Nella maggior parte delle gare i premi in denaro per le donne sono la metà o comunque inferiori a quelli degli uomini. Non è giusto: facciamo sempre gli stessi percorsi: i chilometri e la fatica sono i medesimi.
 
La Val d’Aosta ha dato i natali a grandi campioni e campionesse di scialpinismo e skyrunning. Chi sono le giovani leve più promettenti?
Non vedo molto movimento in merito. Oggi giorno i giovani non hanno voglia di fare molta fatica, di sacrificarsi, e lo skyrunning è uno sport durissimo. Ma è anche uno sport pulito e puro. Si provano forti emozioni e grandi soddisfazioni. Certo deve piacere la montagna, la corsa, la voglia di faticare.
Preferisci lo scialpinismo o lo skyrunning?
Per il Centro sportivo dell’Esercito Courmayeur, di cui faccio parte, la disciplina primaria è lo sci alpinismo. In estate tutto è in più. Io lo faccio anche per una buona preparazione invernale. Comunque sia, ci metto tutta la voglia e la grinta perchè mi piace.
 
Quali sono i tuoi obiettivi per l’estate?
Punto a fare bene a Poschiavo, all’Aosta-Becca di Nona e a Pontbozet. Poi vedrò come andrà la forma.
 
Il primo appuntamento è il 10 giugno con la Valmalenco-Valposchiavo, che nel 2002 hai vinto.
Il percorso di questa gara mi piace molto perchè è corribile e non ci sono grandi difficoltà; poi è bello l’ambiente, l’ospitalità, l’organizzazione. Dopo una lunga e intensa stagione di sci alpinismo spero di presentarmi al via abbastanza in forma. Il percorso è su 30 chilometri, non è massacrante, ma non punto alla vittoria. Vedremo…
 
 
 
Maurizio Torri
 

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