Arrampicata

Arrampicata sportiva bocciata, non sarà disciplina olimpica

BERGAMO — É arrivata ieri da San Pietroburgo la decisione ufficiale del Consiglio Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale (Cio): l’arrampicata sportiva non sarà una nuova disciplina olimpica. A contendersi l’unica posizione aperta per la gare olimpiche del 2020 saranno infatti, baseball/softball, wrestling e squash.

Si è svolta ieri a San Pietroburgo la riunione del Consiglio Esecutivo CIO per valutare gli otto sport candidati a diventare la nuova disciplina olimpica che farà parte del programma per il 2020. Le federazioni internazionali di arrampicata sportiva, baseball/softball, wrestling, karate, pattinaggio a rotelle, wakeboard – unione di sci nautico e snowboard-, wushu -l’insieme delle arti marziali cinesi, spesso definito kungfu- e squash hanno presentato la propria attività ai 14 membri dell’Esecutivo. Le votazioni si sono svolte a scrutinio segreto e sono stati necessari 3 turni per giungere alla decisione finale: baseball/softball, wrestling e squash saranno presentati all’intera commissione del Cio, che si riunirà a Buenos Aires il prossimo settembre, per decidere quale sarà la nuova disciplina olimpica. Grande la delusione mostrata dalle federazioni nazionali di arrampicata sportiva, ma soprattutto da quella internazionale, l’International Federation of Sport Climbing (Ifsc).

“Saliamo giorno dopo giorno più in alto – ha dichiarato Marco Solaris, presidente dell’Ifsc -, più velocemente e più energicamente, e tuttavia non ce l’abbiamo fatta. Rimaniamo convinti che l’arrampicata sportiva completerebbe perfettamente il quadro dei Giochi Olimpici. Continueremo i nostri sforzi per condividere i nostri valori e il nostro stile di vita con le generazioni più giovani, e svilupperemo nuove opportunità di marketing nel mercato outdoor, che è ampio e in costante crescita. La nostra missione rimane il supporto alla crescita dell’arrampicata sportiva in tutto il mondo e l’organizzazione di eventi che riuniscano i migliori atleti internazionali. A questo scopo possiamo contare sull’aiuto della giovane e vibrante comunità dell’arrampicata così come sugli entusiasti climber professionisti”.

La scelta di candidare come sport olimpico l’arrampicata sportiva, in particolare la disciplina dell’arrampicata lead (di difficoltà), era stata valutata positivamente da molti. L’attività in ambito sportivo è stata riconosciuta solo da pochi anni: nel 2007 è stata fondata l’Ifsc e c’è stato il riconoscimento ufficiale dalla Cio, mentre nel 2010 è entrata a far parte dell’Associazione delle Federazioni degli Sport riconosciuti dal CIO (Arisf) e della Federazione internazionale Giochi mondiali (Iwga). Una “promozione olimpica” le avrebbe portato maggiore visibilità e maggiore credito. Questo avrebbe indotto probabilmente un maggiore interesse da parte degli stakeholder: gli sponsor ma anche le Amministrazioni, più incentivati a sostenere uno sport dai connotati unici nel loro genere. I risvolti positivi avrebbero poi potuto riversarsi anche in ambiente, ovvero in ambito montano, sfruttando il breve salto tra l’arrampicata in palestra e l’arrampicata in montagna.

A giudizio di altri invece, la candidatura sarebbe stata avanzata in una fase ancora prematura, in un momento cioè, in cui –  proprio perchè lo sport ha avuto un forte sviluppo in tempi molto recenti –  molte federazioni nazionali non sono ancora state riconosciute dai propri Paesi o ancora esistono come parte delle più ampie federazioni alpinistiche. Inoltre, a pesare contro il riconoscimento olimpico, ci sarebbe il fatto che  solo una delle tre discipline dell’arrampicata sportiva era stata considerata nella candidatura a sport olimpico:  la lead climbing. La speed infatti – l’arrampicata in velocità -, e il bouldering erano stati scartati dagli incaricati del Cio nell’esame del 2010.  Infine,  alcuni manifestavano dubbi sull’eventualità che alcuni atleti famosi potessero a un certo punto preferire l’arrampicata in montagna o in falesia alle competizioni sportive vere e proprie: una loro eventuale assenza alla manifestazione olimpica non sarebbe stata valutata positivamente dal Cio, che punta invece molto sulla presenza dei grandi campioni.

Al momento non è ancora giunta alcuna notizia ufficiale su un’eventuale ricandidatura dell’arrampicata sportiva come Sport Olimpico, ma di certo pareri favorevoli e contrari continueranno a scontrarsi ancora a lungo.

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2 Commenti

  1. Se non si pensa a quante migliaia di ragazzi o adulti , in tutto il mondo, lo sta praticando , anche per il basso costo.. , al confronto del Wresling, molto più MEDIATICO.. , il CIO .. non sta facendo una bella figura pensando allo SPORT , o al Messaggio Olimpico.

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