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Nanga: Nardi e la Revol rinunciano, in discesa verso il base

Daniele Nardi (photo www.danielenardi.org)
Daniele Nardi (photo www.danielenardi.org)

CHILAS, Pakistan — Niente da fare per Daniele Nardi e Elisabeth Revol al Nanga Parbat. La cordata italo-francese sta tornando indietro verso il campo base della parete Diamir dopo aver trascorso due notti a 6000 metri di quota: secondo quanto si legge sul sito dell’alpinista italiano infatti, non avrebbero trovato le condizioni meteorologiche per proseguire la scalata verso gli 8.126 metri della vetta.

Nardi e la Revol avevano iniziato la salita il 9 febbraio. La loro idea era quella di arrivare in vetta in 4 giorni salendo lungo lo spigolo Mummery, per poi ricongiungersi alla via Kinshofer che arriva in cima salendo sulla destra. Negli ultimi giorni hanno trascorso due notti a circa 6000 metri di quota “aspettando che si verificassero le condizioni meteorologiche di bel tempo previste ma mai arrivate” – si legge sul blog dell’alpinista laziale. Poi questa mattina la decisione di ritirarsi.

“Alle ore 7 (ora italiana)  – si legge – Daniele ed Elisabeth, dopo aver constatato l’impossibilità di continuare la scalata hanno deciso di ridiscendere verso il campo 1. A fermare i due alpinisti sono stati i venti anche superiori ai 70 km/h e le temperature (percepita -48°C) troppo basse per intraprendere la scalata tecnica che porta al plateau a 7000 metri”. Secondo i propositi dichiarati da Nardi prima del tentativo di vetta, non ci sarebbero nuovi tentativi all’orizzonte, e anzi la spedizione si chiuderebbe qui.

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