WHAKAPAPA, Nuova Zelanda — É stato ritrovato domenica sul Monte Ruapehu, in Nuova Zelanda, il corpo senza vita di un maestro di sci di origini italiane. Il 25enne lavorava in un comprensorio della zona e giovedì, una volta finito il turno, era uscito per sciare da solo. Il mancato rientro è stato notato solo dopo due giorni e in quel momento sono iniziate le ricerche.
É un’abitudine sempre più frequente per i giovani maestri di sci europei di continuare il proprio lavoro anche durante la stagione estiva, spostandosi nell’ emisfero meridionale dove è pieno inverno. Così ha fatto anche il 25enne maestro di sci, partito a luglio da Ultimo in Alto Adige per andare a lavorare sull’Isola del Nord, in Nuova Zelanda.
Il giovane istruttore aveva trovato un impiego nel complesso sciistico di Whakapapa, sul versante nord del Monte Ruapehu, che con i suoi 2300 metri è la cima più alta dell’isola. Secondo quanto riporta la stampa neozelandese, nella serata di giovedì, dopo aver terminato il lavoro, si è allontanato per sciare da solo e non è più ritornato. Il venerdì era il suo giorno libero, mentre il sabato le piste sono rimaste chiuse a causa del brutto tempo.
La assenza dell’istruttore italiano è stata notata solo nella tarda mattinata di sabato poichè il suo equipaggiamento da sci non era nell’armadietto in cui di solito li riponeva. Le ricerche sono iniziate immediatamente sia con squadre di terra che con elicotteri. É stato proprio uno dei mezzi aerei ad individuare domenica il corpo senza vita del giovane in una zona denominata Pinnacles Ridge. La salma è stata trasportata al Waikato Hospital per l’autopsia che aiuterà le autorità locali a capire le cause dell’incidente mortale.
