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Artico, più pioggia e meno neve: la renna delle Svalbard in difficoltà per nutrirsi

Una renna cerca del cibo tra la neve (Photo courtesy of deer-pictures.com)
Una renna cerca del cibo tra la neve (Photo courtesy of deer-pictures.com)

SPITSBERGEN, Norvegia — Le renne delle isole norvegesi Svalbard, che per latitudine fanno parte del territorio artico,  faticherebbero a nutrirsi durante l’inverno a causa dei cambiamenti climatici che durante la stagione fredda provocano pioggia oltre alla neve. Lo afferma un recente studio secondo il quale la pioggia, ghiacciando al suolo, impedirebbe agli animali di cercare il cibo necessario per sopravvivere.

La renna delle Svalbard (Rangifer tarandus platyrhynchus) è la più piccola sottospecie di renna ed è diffusa sulle isole norvegesi dell’Artico da cui prende il nome. Gli esemplari sono più piccoli rispetto alle altre specie a causa della scarsa disponibilità di cibo.

Dal 1995 al 2011 il Norwegian Polar Institute ha studiato una popolazione di renne che abita sull’isola di Spitsbergen. I primi dati prodotti dall’istituto sembrano far emergere grossi problemi di nutrimento per questi animali, in particolare per le femmine. Durante gli inverni degli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, durante l’inverno artico – da novembre ad aprile – capita sempre più di frequente il fenomeno “rain on snow”. Si tratta di pioggia che filtra durante le nevicate e, cadendo al suolo, si raffredda e ghiaccia il terreno.

Il suolo coperto da uno strato di ghiaccio rende molto difficile alle renne il reperimento dell’erba e delle altre vegetazioni necessarie per il sostentamento durante la stagione fredda. Questa difficoltà influenza soprattutto le femmine, il cui numero cala drasticamente proprio durante questo periodo e metterebbe quindi a rischio la prosecuzione della specie.

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