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La montagna torna a scuola, firmato l’accordo Cai e Ministero dell’Istruzione

In montagna (Photo figliefamiglia.it)
In montagna (Photo figliefamiglia.it)

MILANO — Educazione ambientale, educazione motoria e arrampicata, educazione alla prevenzione e alla sicurezza: questi i tre temi che il Club Alpino Italiano metterà al centro di nuove attività formative per le scuole di tutta Italia, grazie al Protocollo d’Intesa firmato l’1 agosto con il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’accordo – siglato da Giovanna Boda, Direttore Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione del Miur, e dal Presidente Generale Umberto Martini – fa seguito ai precedenti accordi del 1997 e del 2007.

Il Cai torna nelle scuole italiane con progetti didattici modulati per le scuole di ogni ordine e grado e nuove attività formative rivolte a insegnanti e studenti. I percorsi formativi si svolgeranno in tre anni e avranno lo scopo di diffondere, riconoscendoli come requisiti essenziali per la formazione dei giovani, sia la capacità di lettura ambientale, sia le abilità tecnico-motorie, sia la cultura della corretta frequentazione della montagna e della prevenzione degli infortuni. Raggiungere una consapevole conoscenza delle tematiche inerenti l’ambiente montano vuol dire educare, attraverso l’esperienza diretta, a quei comportamenti responsabili che stanno alla base di una matura sensibilità verso la tutela del patrimonio ambientale e culturale.

“Questo nuovo Protocollo d’Intesa – sottolinea Martini, Presidente del Cai – ci riconosce la possibilità di portare nelle scuole di tutta Italia le esperienze che in 150 anni di storia abbiamo accumulato nei tre filoni operativi dell’educazione motoria e arrampicata, dell’educazione ambientale e della prevenzione degli incidenti. Impegneremo le migliori risorse del Cai presenti in 500 Sezioni e 300 Sottosezioni, con lo scopo di qualificarci some supporto alle scuole di ogni ordine e grado nel divulgare la conoscenza della montagna, sempre ispirati dai principi statutari, formando le giovani generazioni al senso di scoperta delle bellezze naturali, alla capacità di osservare, al piacere del movimento fisico nello spazio aperto, curando allo stesso tempo la responsabile prevenzione dei rischi”.

Il Protocollo firmato l’1 agosto fa seguito a due precedenti accordi, entrambi di durata triennale, inerenti l’educazione motoria e di avvicinamento dei giovani alla montagna (1997) e l’educazione ambientale (2007). Il Protocollo d’Intesa del 2012 affianca al tema dell’educazione ambientale, quello dell’educazione motoria, con particolare attenzione alla didattica dell’arrampicata in età evolutiva connessa con lo sviluppo della personalità, e il tema della prevenzione e della sicurezza.

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