News

Scialpinismo in Norvegia: dalla Valfurva alle Isole Lofoten

Isole Lofoten (Photo courtesy L. Bertolina, Cai Valfurva)
Isole Lofoten (Photo courtesy L. Bertolina, Cai Valfurva)

VALFURVA, Sondrio — Una fantastica settimana di sci alpinismo alle Isole Lofoten, con montagne, fiordi, mare, merluzzi e bel tempo. Ecco il racconto e le foto del viaggio compiuto fra il 13 e il 20 aprile scorso da un gruppo di appassionati del Cai Valfurva che ha voluto condividere con noi l’esperienza vissuta lassù.

Si parte da Malpensa per Narvik/Evenens con scalo a Oslo e subito il primo giorno si sale la Tipatopp, montagna di 847 metri con partenza dal mare e neve stupenda. Poi attraversiamo i fiordi con ponti e gallerie fino a Henningsvaer, dove pernottiamo per i giorni successivi. Il secondo giorno scegliamo la Sydalsfjellet, 786 metri, e anche qui troviamo salita e discesa con neve stupenda fino al mare. Poi la scelta va sulla Rundfjellet, 803 metri: alla partenza un po’ di nevischio, poi dopo circa mezz’ora il tempo migliora e scendiamo dalla cima con sole e neve da favola fino al mare.

“Il fascino rarefatto del profondo nord si esprime al massimo nella luminosa primavera scandinava – scrive Massimo Brambilla, uno dei partecipanti al viaggio -. Merluzzi appesi ad essiccare su telai… casette di legno sperdute nel nulla… dalla cima della montagna una moltitudine di isole bianche, scoscese… si scivola verso il mare del fiordo dai colori caraibici”.

Il quarto giorno saliamo la Geitgaljern,1085 metri, la montagna più alta delle isole Lofoten. La partenza è su neve dura e pendio ripido – infatti alcuni optano per la Torskmannen, 755 metri, più facile ma con neve sempre ottima – poi il pendio si fa più dolce e in mezzo a pinnacoli di ghiaccio si sale fino al colle a pochi metri dalla cima. Discesa fantastica, forse la più bella di tutta la settimana.

In un altro giorno sempre di bel tempo saliamo sulla Varden, 700 metri, poi discesa e risalita sulla Smatindan, 662 metri, un altro grande divertimento. L’ultimo giorno sulla strada che ci riporta a Narvik saliamo sulla Pilan, 828 metri con discesa mozzafiato e neve tipo zucchero al velo, poi il rientro in Italia.

“L’ apoteosi della primavera – scrive quel giorno Brambilla – il ruscello con la sua voce argentina corre fra i pendii nevosi del bosco di betulle nane … L’ aquila veleggia in ampie spirali ascendenti. Una coppia di pernici bianche sfreccia incidendo l’ azzurro… presto é cima e meraviglie a giro d’orizzonte. Poi i ricami sul pendio…l’ultimo abbraccio del fiordo accogliente: é la Norvegia che ci sorride dandoci l’arrivederci”.

Un grazie ai 13 partecipanti che sono stati tutti all’altezza della situazione ed in particolare alle guide alpine Plamen e Ciro che ci hanno accompagnato su tutti i percorsi.

 

[nggallery id=504]

 

Luciano Bertolina – Presidente Cai Valfurva

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close