ISLAMABAD, Pakistan — Si teme una vera ecatombe per la valanga caduta nelle scorse ore sul ghiacciaio del Siachen, in Himalaya, al confine tra India e Pakistan. Almeno 150 soldati pakistani, infatti, sarebbero stati travolti e uccisi dalla massa di neve: le operazioni di soccorso sono in atto, ma non sono affatto semplici.
La notizia ha fatto il giro del mondo, ma i dettagli sull’accaduto sono ancora scarsi. Sembra tuttavia che i soldati travolti facessero parte del distaccamento dell’esercito pakistano che sostava nell’accampamento di Gayari, a 6300 metri di quota, uno dei molti che presidiano storicamente il ghiacciaio del Siachen, noto per essere oggetto di contesa e conflitto da decenni per India e Pakistan.
Secondo i comunicati dell’esercito i soldati, di fanteria leggera, sarebbero stati travolti questa mattina prima dell’alba, mentre dormivano. I soccorsi sono stati attivati nelle immediate ore successive, con squadre cinofile ed elicotteri, ma avrebbero incontrato diverse difficoltà dovute all’ambiente impervio e al meteo.
Il portavoce dell’esercito ha riferito alla Bbc nelle scorse ore che alcuni corpi sono già stati recuperati, ma non ha fornito nessun numero nè riguardo ai morti nè riguardo ai sopravvissuti.