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Soccorsi in Valmasino, Canal di Brenta e sul Gran Paradiso

Rifugio Omio (Photo courtesy of www.aereisentieri.it)
Rifugio Omio (Photo courtesy of www.aereisentieri.it)

VALMASINO, Sondrio — Diversi incidenti hanno segnato il weekend appena trascorso sulle Alpi, che ha visto il soccorso alpino impegnato su diversi fronti. In Val Masino un alpinista si è infortunato e ha dovuto essere soccorso in barella perchè la fitta nebbia non permetteva all’elicottero di atterrare mentre a Valstagna in provincia di Vicenza l’elicottero ha rischiato di impigliarsi in alcuni cavi non segnalati mentre tentava di recuperare un escursionista infortunato.

L’alpinista infortunato in Val Masino, la nota traversa della Valtellina situata in provincia di Sondrio, stava compiendo un’escursione nei pressi del rifugio Omio, a quota 2100 metri. L’uomo avrebbe messo in fallo un piede e nella caduta si è infortunato ad una gamba. Non potendo proseguire, ha chiamato i soccorsi che hanno tentato di intervenire con l’elicottero del 118. La fitta nebbia, però, ha impedito qualsiasi tipo di intervento in volo. Sono quindi partite a piedi le squadre del Soccorso Alpino di Valmasino e Morbegno che sono riuscite a raggiungere da terra il ferito e a trasportarlo con la barella fino all’ambulanza.

Nel pomeriggio di sabato invece un elicottero ha sfiorato l’incidente nel Canal di Brenta, sulle montagne vicentine di Valstagna durante il recupero di un escursionista infortunato. L’uomo stava tornando a casa lungo il sentiero che da Rivalta passa da Col Caprile, ma è caduto e non è più stato in grado di muoversi. Ha allertato i soccorsi col telefonino e sul posto è giunto il Suem con l’elicottero che, mentre stava atterrando, si è trovato due cavi aerei non segnalati, forse abusivi, ad impedirgli il volo.  Il mezzo aereo, sfiorata la tragedia, ha dovuto così calare i soccorritori in un luogo vicino e più sicuro, per permettere loro di completare il recupero del ferito e il suo trasporto a valle.

Uscita a vuoto, invece, nella notte tra venerdì e sabato per il Soccorso Alpino valdostano che si è prodigato nelle ricerche di due scialpinisti svizzeri attesi al rifugio Federico Chabod, a 2750 metri di quota ai piedi della parete nord-ovest Gran Paradiso e mai arrivati lassù. Al mattino, si è scoperto che i due escursionisti avevano solo cambiato meta: sono stati ritrovati al rifugio Vittorio Emanuele II, a 2735 metri di quota e poco più a est rispetto allo Chabod.

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