News

Pericolo valanghe: forte in Alto Adige, marcato su parte delle Alpi

BERGAMO — Resta alto il pericolo valanghe nelle zone di confine dell’Alto Adige. Qui infatti, secondo il bollettino diramato dal Corpo forestale dello Stato il rischio è di grado 4, ovvero forte, dal momento che si sono registrate nevicate con forte vento proveniente da nord a nord ovest. Rimane localmente marcato in Valle d’Aosta, Piemonte e Alpi centrali, mentre è moderato sul resto dell’Arco alpino.

Il grado 4 della scala di pericolo valanghe (che va da 1 a 5) riguarda i settori settentrionali dell’Alto Adige, sulle Alpi Breonie e Aurine – Pusteresi. Qui, secondo il bollettino, il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi e sono possibili valanghe spontanee di media grandezza, mentre sulle Dolomiti Nord-Orientali e Nord-Occidentali il pericolo è inferiore, valutato di grado 3 marcato. Nella zona Venoste – Passirie il grado di pericolo è ancora forte, livello 4, e i punti più delicati sono rappresentati dai lastroni di neve ventata nelle zone sottovento dove è probabile un’attività valanghiva di neve a debole coesione di medie dimensioni.

Nella zona di confine con la Lombardia, sull’Ortles-Cevedale, Brenta-Adamello e Monti Sarentini il grado di pericolo è marcato soprattutto oltre i 1.800 metri di quota. Infine sulle montagne più a sud, e quindi principalmente Trentine, il pericolo valanghe scende al grado 2, moderato.

Secondo il Corpo forestale dello Stato in Valle d’Aosta il pericolo è marcato, nel settore nord occidentale al confine con la Francia le zone che risultano più pericolose sono quelle con pendii esposti in tutte le direzioni al di sopra dei 2.000 metri di quota e le valanghe possono essere provocate da un singolo sciatore o staccarsi spontaneamente. Nel fondovalle il pericolo valanghe cala al grado 2, moderato. Sulle montagne del Piemonte il pericolo valanghe è localmente marcato sulle Alpi Cozie, Lepontine e Graie, percui anche nella zona del Sestriere e del Monte Rosa. Il grado di pericolo scende a moderato sulle Alpi Liguri e Marittime, quindi nella zona del cuneese.

In Lombardia il grado di pericolo è marcato (ma previsto in calo) sulle Alpi Retiche al confine con Alto Adige, per possibili distacchi di valanghe di media grandezza spontanee e/o provocate con un debole sovraccarico, mentre è moderato sulle Orobie e Prealpi. Infine il pericolo valanghe resta di grado 2, moderato sulle Dolomiti settentrionali e meridionali, sulle altre montagne venete, sulla Carnia e le Prealpi friulane. Scendendo sull’Appennino, il rischio scende ancora a livelli minimi (grado 1).

Il Corpo forestale dello Stato invita ad informarsi sempre sulle condizioni meteo e sull’eventuale pericolo valanghe prima di recarsi in montagna. Per le condizioni di instabilità del manto nevoso è necessario avere una buona capacità di valutazione del pericolo locale su ogni singolo pendio al di fuori delle piste battute e segnalate. Si può, invece, sciare in sicurezza sulle piste battute e segnalate, dove però si consiglia di evitare il fuori pista, di moderare la velocità in base alle proprie capacità tecnico sciistiche e di rispettare sempre la segnaletica presente.

Info: Corpo forestale dello Stato – www.sian.it/infoMeteo

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close