Meteo

E' arrivata la neve sulle Alpi, ora occhio alle valanghe

BERGAMO — É finalmente arrivata la neve sull’Arco alpino e con essa il rischio valanghe. I primi fiocchi infatti tendono ad essere i più instabili e i più soggetti a distacchi e slavine, tanto che subito dopo le abbondanti nevicate di venerdì e sabato su Valle d’Aosta e Piemonte il rischio si aggirava tra forte e molto forte, ovvero gradi 4 e 5 su una scala da 1 a 5. A causa del forte vento in quota e del rialzo delle temperature la tendenza per le prossime ore dovrebbe rimanere comunque su un rischio forte o marcato a seconda delle zone.

Grazie alle abbondanti nevicate degli scorsi giorni l’arco alpino si è finalmente tinto di bianco. Come sempre la prima neve tende ad essere la più instabile e quindi la più soggetta a distacchi, smottamenti e slavine.

Il rischio valanghe in Valle d’Aosta venerdì 16 era molto forte, ovvero di grado 5 su una scala da 1 a 5 punti, nelle nelle zone del Monte Bianco, del Gran Paradiso, del Gran San Bernardo e del Cervino, dove sono caduti tra i 40 e gli 80 centimetri di neve fresca, mentre sul Monte Bianco la neve al suolo arriva fino ai 250 centimetri. Il pericolo era forte di grado 4 sul resto della regione. Durante il fine settimana il pericolo si è attestato al grado 3, marcato, su tutta la Val d’Aosta e resterà tale fino a metà settimana a causa del vento e del possibile aumento delle temperature che potrebbero causare distacchi spontanei.

Per quanto riguarda il Piemonte le intense nevicate hanno portato dai 40 ai 60 centimetri di neve fresca sulle Alpi settentrionali dove il rischio valanghe era di grado 4, e dai 20 ai 60 centimetri di neve fresca nella zona occidentale dove il rischio era forte sulle cime di confine e moderato su quelle più interne. La situazione ad oggi rimane di grado 3, soprattutto per le zone confine, grado 2 o 1 per le zone interne o meridionali della regione dove la neve non è arrivata in abbondanza. Distacchi spontanei saranno possibili sopra i 2000 metri dove la neve al suolo raggiunge anche i 120 centimetri nei settori in cui il rischio è marcato.

Per quanto riguarda la Lombardia il rischio valanghe è marcato sulle zone che confinano con Trentino Alto Adige, ma in diminuzione a partire dalla giornata di oggi, moderato, ovvero di grado 2, sul resto delle cime. La neve al suolo sopra i 2000 metri si attesta tra i 30 e i 60 centimetri dove il rischio è 3, tra i 10 e i 20 dove il rischio è 2.

Aumenta invece il rischio valanghe in Trentino Alto Adige, soprattutto al di sopra dei 2000 metri nella zona più occidentale dove la neve al suolo va dai 20 ai 40 centimetri di cui 10-20 centimetri di neve fresca e nelle zone dell’Alta Val Venosta Occidentale, dell’Ortles Cevedale e dell’Alta Pusteria. Il pericolo valanghe è di grado 3 a causa del vento. Rischio moderato sugli altri settori.

Moderato anche il rischio valanghe sulle Dolomiti e sulle cime più elevate delle Prealpi. Nella regione sono caduti tra i 5 e i 10 centimetri di neve fresca, ma il vento è stato piuttosto sostenuto. In Friuli Venezia Giulia il rischio è di grado 2 solo nella zona nord orientale – Alpi Giulie Gruppo del Canin – debole sul resto della regione.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close