News

Precipita per 100 metri, escursionista muore su Cima Carega

Foto archivio da Bocchetta dei Fondi (Photo Vid Pogachnik)
Foto archivio da Bocchetta dei Fondi (Photo Vid Pogachnik)

VALLARSA, Trento — Un escursionista di 64 anni è morto ieri mattina sulla cima Carega, con i suoi 2.259 metri la più alta del Gruppo omonimo e delle Piccole Dolomiti, nelle Prealpi Venete. L’uomo stava percorrendo insieme a una donna il sentiero 157 Boale dei Fondi e si trovava nel canalino che risale dall’anfiteatro a Bocchetta dei Fondi, a quota 1800 metri quando è scivolato e precipitato per un centinaio di metri.

La vittima era un 64enne padovano residente a Schio. Secondo quanto riferito dal Soccorso alpino veneto l’uomo non sarebbe stato ben equipaggiato per il sentiero percorso, soprattutto per la pendenza del luogo in cui si trovava e per il terreno reso scivoloso dalle lastre di ghiaccio formatesi per via delle basse temperature dei giorni scorsi.

A dare l’allarme intorno alle 10 del mattino è stata la donna che era con lui che, in stato di shock, ha chiamato il rifugio Campogrosso, posto a 1457 metri nel territorio di Recoaro Terme. Al gestore ha dato però solo vaghe notizie sull’incidente così che il rifugista non ha potuto spiegare agli uomini del Soccorso alpino la gravità dell’accaduto. Solo più tardi la donna è riuscita a contattare il 118 e ad informare i soccorsi che il compagno caduto giaceva immobile sulle rocce.

A quel punto l’elicottero di Trento emergenza è volato immediatamente sul posto, dove ha sbarcato il medico, che ha solamente potuto constatare il decesso dell’uomo, morto nella caduta. La donna, ancora in stato confusionale, è stata imbarcata  e affidata ai soccorritori di Recoaro-Valdagno, sopraggiunti nel frattempo assieme a quelli di Rovereto, per essere riaccompagnata a valle e poi all’ospedale di Schio. L’elicottero ha invece recuperato la salma e l’ha trasportata a valle.

Il Soccorso alpino e speleologico veneto sottolinea le particolari condizioni di rischio delle montagne prealpine, conseguenza delle precipitazioni nevose degli scorsi giorni e delle temperature ancora miti, che hanno trasformato la neve, sopra i 1.700 metri di quota in pericolosissimi strati di ghiaccio. Invita quindi i frequentatori di vette come Carega, Pasubio, Baldo, Sengio Alto e vette dell’Altopiano di Asiago, a dotarsi di ramponi e piccozza anche per affrontare itinerari in altre situazioni più semplici.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close